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Hardware

Nvidia Ion nel desktop Next X-Ion

Michele Braga | 9 Settembre 2009

Next utilizza la scheda madre Zotac Ion con Atom dual core per realizzare un sistema compatto da affiancare al desktop di casa.

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Next si presenta nel mercato dei desktop ultracompatti con una configurazione costruita attorno alla piattaforma Ion, connubio tra il chipset Nvidia e il processore Intel Atom. Presentato ufficialmente qualche mese fa, il prototipo Ion è stata proposto come alternativa evoluta alla soluzione omogenea di Intel. La piattaforma Ion ha una valida applicazione in sistemi ultracompatti pensati per l’utilizzo di applicazioni di base: navigare in Internet, gestire la posta elettronica e produrre documenti personali non complessi. In questo ambito d’impiego una soluzione ibrida di questo tipo fornisce qualcosa in più di quanto offerto da quella Intel grazie a un sottosistema grafico più performante. Proprio quest’ultimo elemento ha rappresentato la chiave con cui Nvidia si è aperta la strada sul mercato emergente dei nettop.
Il Next X-Ion è un sistema completo, ad eccezione di mouse, tastiera e monitor. La presenza del sistema operativo è a discrezione dell’acquirente che può richiedere la sola configurazione hardware, oppure l’installazione di Microsoft Windows XP, Vista, il futuro Windows 7 (non ancora disponibile in versione finale) o una distribuzione Linux.

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La scheda madre di Zotac, in formato mini-Itx è completa di tutto, Wi-Fi incluso.
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Alla base di questo sistema compatto è presente la scheda madre ad alta integrazione Zotac Ion in formato mini-Itx. L’unità  di calcolo centrale è un Atom dual core pensato espressamente per sistemi nettop e derivati. L’Atom N330 utilizza due core Diamondville assemblati con tecnologia Mcm (Multi Chip Module), ovvero affiancati sullo stesso package. Il processore conta 94 milioni di transistor (47 milioni per ciascun core) prodotti con tecnologia a 45 nanometri high-K e che coprono una superficie complessiva di circa 52 millimetri quadrati (25,96 mm2 per core). Ogni core, che ricordiamo opera in modalità  in-order, implementa una cache di primo livello da 32+24 Kbyte e una cache di secondo livello ampia 512 Kbyte; la frequenza operativa è di 1,6 GHz, pari a quella dell’Atom N230 che utilizza un singolo die Diamondville. Il consumo dell’Atom N330 è pari a 8 watt, esattamente il doppio di quello del modello N230, e risulta quindi adatto solo alle soluzioni da tavolo e non ai netbook.

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Lo spazio interno è decisamente mal sfruttato: è possibile fare molto meglio.
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Il bus a 533 MHz è connesso al chipset Nvidia MCP7A-Ion che in un singolo componente integra un controller a doppio canale con supporto a un massimo di 4 Gbyte di memoria Ddr2, un sottosistema grafico GeForce, il supporto Serial Ata II e quello per i restanti sottosistemi. Come per tutti i processori grafici Nvidia di recente generazione è presente l’unità  di accelerazione video programmabile PureVideo HD che permette di eseguire sulla Gpu gran parte dell’elaborazione necessaria alla decodifica dei contenuti video sia in formato standard sia in quello in alta definizione. Inoltre la Gpu supporta in modo nativo tutti i tipi di uscita video; il Next fornisce un’uscita Vga, una di tipo Dvi e una nel formato Hdmi. Quest’ultima permette di collegare un moderno pannello Tv (plasma o Lcd) e di utilizzare lo X-Ion come sistema di accesso ai contenuti nel soggiorno di casa. L’integrazione con la rete di casa può essere fatta sia mediante una connessione cablata sia attraverso il supporto wireless fornito dal modulo installato sulla scheda madre Zotac.

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Il resto del sistema X-Ion prevede un disco da 320 Gbyte nel formato da 2,5 pollici e un masterizzatore Dvd nel formato classico da desktop. La scelta del formato di questi due componenti, dettata in prima battuta dal formato del telaio, è quantomeno opinabile. La piattaforma Ion permette infatti di realizzare configurazioni ben più piccole di quella proposta da Next; con un ingombro di 25×9,5×25 cm, l’X-Ion vanifica di fatto gran parte delle potenzialità  della piattaforma stessa. Nel momento in cui è necessario cedere sul fronte delle dimensioni, un desktop economico rappresenta una più che valida alternativa grazie alle maggiori prestazioni di cui è capace in qualunque ambito di utilizzo. Questa considerazione tiene conto anche del prezzo di acquisto che nel caso del modello che abbiamo analizzato è di 429 euro con Windows Vista Home Premium (ma è disponibile anche senza sistema operativo al prezzo di 359 euro). Il punto di forza dell’X-Ion è il consumo energetico, estremamente più contenuto rispetto a una qualsivoglia soluzione desktop. Le dimensioni sono compatte, ma era possibile fare molto meglio.
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Le prestazioni
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Quando si analizzano le prestazioni di un sistema su base Atom, i risultati misurati con i benchmark devono essere interpretati con la giusta chiave di lettura. Bisogna infatti ricordare che a differenza dei sistemi desktop classici, i nettop e gli ultracompatti hanno come scopo primario quello di fornire le prestazioni sufficienti all’utilizzo di applicazioni e servizio di base, minimizzando i consumi.
next-ion-voto.pngNell’utilizzo di Pc in cui le prestazioni sono di molti punti sotto la soglia della nostra esperienza media, l’impressione che deriviamo dall’utilizzo sul campo è difficilmente evidenziabile dai risultati numerici. Un punteggio di 46 punti nel Sysmark Preview 2007 ci dice poco sulla reattività  del sistema durante il suo utilizzo, mentre sappiamo che per sistemi desktop evoluti e con punteggi ben superiori la reattività  del sistema è una caratteristica assodata. Il Next X-Ion pur destreggiandosi bene nella gestione dell’interfaccia di Windows Vista, dimostra come la categoria dei sistemi su base Atom sia poco adatta a eseguire un sistema operativo di questo tipo. Meglio optare per il consolidato Windows XP oppure per una distribuzione Linux modificata ad hoc; Windows 7 non è ancora disponibile in veste ufficiale, ma le prove eseguite con la versione scaricabile gratuitamente dal sito Microsoft hanno mostrato un ottimo comportamento. I test oggettivi sottolineano come questo tipo di piattaforma non può essere presa in considerazione per la produzione o manipolazione complessa di contenuti, a meno che non siate disposti ad attendere anche un’ora di tempo per convertire un file video di dimensioni modeste (un desktop economico impiega una decina di minuti o poco più).    •

Da PC Professionale n. 220