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I futuri obiettivi fotografici? Sottili come fogli

Davide Micheli | 7 Giugno 2016

L’Università  di Harvard ha comunicato di aver sviluppato delle nuove metalenti, attraverso le nanotecnologie, in grado di rendere ancor più sottili gli obiettivi fotografici di fotocamere e di smartphone.

Nel corso degli ultimi anni, anche in ragione dell’evoluzione tecnologica sempre più inarrestabile, ci siamo abituati ad avere tra le mani dispositivi sempre più piccoli e sottili: prendiamo l’esempio degli smartphone, di quanto è diminuito lo spessore degli iPhone di Apple tra la prima generazione presentata e l’ultima arrivata sul mercato? È innegabile che anche l’estetica dei device beneficia degli sviluppi della ricerca tecnologica.

Proprio a questo proposito, vi riportiamo una notizia molto interessante che arriva dall’Università  di Harvard, dove, un gruppo di ricercatori è riuscito a realizzare delle speciali metalenti che, grazie alle nanotecnologie, riescono a gestire meglio la luce. Utilizzando queste lenti innovative, in futuro, sarà  possibile realizzare degli obiettivi fotografici sottili come dei fogli, perfetti per essere inseriti su smartphone (o fotocamere) sempre meno spessi.

Per ottenere questo incredibile risultato, i ricercatori di Harvard hanno individuato nei metamateriali degli alleati perfetti, capaci di rivoluzionare la sostanza di un obiettivo fotografico: questi materiali hanno infatti delle speciali proprietà  che li rendono reattivi con la luce e, grazie all’ingombro molto contenuto degli stessi, gli obiettivi potranno essere compressi fino al punto da risultare spessi come una semplice lamina di alluminio.

Il materiale prescelto per l’esperimento condotto dal gruppo di ricercatori dell’italiano Capasso è stato l’ossido di titanio – cui si fa già  ampiamente ricorso nel mondo dell’elettronica: con questa lamina sono state create delle metalenti di dimensioni ridotte, le quali sono in grado di eseguire una deviazione di determinate lunghezza d’onda della luce visibile, con risultati che comunque al momento non sono ai livelli delle lenti di tipo tradizionale.

Per il futuro quindi avremo a disposizione delle metalenti per obiettivi fotografici ultracompatti prodotte comunemente come accade oggi con i microprocessori o le schede di memoria?