Bitcoin torna sotto i riflettori, dopo il clamoroso furto messo a segno sulla piattaforma Bitfinex di Hong Kong: quasi 120.000 Bitcoin – per un controvalore iniziale di 72 milioni di dollari – sono stati sottratti, causando al contempo un calo del valore sul mercato statunitense della criptovaluta, pari ad buon 20 percento. Dopo il furto di 650 milioni di dollari a MtGox, che finì in bancarotta, quello di Bitfinex è il secondo per il valore sottratto.
Secondo quanto ha reso noto un responsabile della Bitfinex, Zane Tackett, alcuni hacker sono riusciti ad avere accesso ai portafogli segregati degli utenti – i corrispondenti dei “conti” ordinari bancari – trasferendo le preziose unità di criptovaluta verso altri conti. I Bitcoin non sono quindi stati sottratti durante una transazione, oppure, attraverso una contraffazione con la duplicazione dei relativi codici.
Il volume di critovaluta sottratto dalla Bitfinex è pari a circa lo 0.75 percento di tutti i Bitcoin disponibili sul mercato che, in seguito al furto, ha reagito con un calo del 20 percento del valore, passando da 604 a 482 dollari per 1 Bitcoin, un valore che ai minimi degli ultimi due mesi: ad Hong Kong, invece, la quotazione è risalita fino a 544.71 dollari, compensando almeno in parte l’oscillazione.
Proprio non molte settimane fa, dagli Stati Uniti era stato lanciato un segnale di allarme circa i rischi che la criptovaluta possa ripercuotere sul sistema finanziario, a causa della poca esperienza degli operatori dei Bitcoin. Al momento, Bitfinex non ha ancora annunciato come intenda operare in seguito al furto subito da parte degli utenti.