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Cavi Hdmi e qualità  d’immagine

Redazione | 20 Febbraio 2014

Asus

Domanda: Il mio Pc è basato su una scheda madre Asus P5KC, processore Intel Core 2 Quad Q6600, 4 Gbyte di […]

Domanda: Il mio Pc è basato su una scheda madre Asus P5KC, processore Intel Core 2 Quad Q6600, 4 Gbyte di Ram Ddr2, scheda grafica Ati Radeon HD 3850 con 256 Mbyte di memoria, monitor Toshiba 23EL933 Full Hd, sistema operativo Windows 7 Home Premium a 64 bit. Il mio problema, a differenza di quello pubblicato nella rubrica della Posta del mese di agosto, è che nonostante il mio nuovo Tv-Monitor sia collegato via cavo Hdmi (con un adattatore Dvi-Hdmi), la qualità  dell’immagine è nettamente peggiore (sembra di visualizzare tutto con ombre) di quella ottenibile con il connettore Vga. Ho provato anche con il mio portatile Acer Aspire 5551G, ma il problema si ripresenta anche con quest’ultimo. Cosa posso fare?

I cavi Hdmi conformi alle specifiche 1.3/1.3a forniscono una banda passante più elevata  e garantiscono una maggiore integrità  del segnale alle risoluzioni più alte.

I cavi Hdmi conformi alle specifiche 1.3/1.3a forniscono una banda passante più elevata e garantiscono una maggiore integrità  del segnale alle risoluzioni più alte.

Risposta: Il monitor Toshiba 23EL933 è adatto alla riproduzione di contenuti ad alta definizione (Full Hd) e ha una risoluzione nativa di 1.920 x 1.080 punti. Per ottenere immagini di buona qualità  è fondamentale selezionare questa risoluzione tra quelle disponibili nelle impostazioni della scheda grafica. In caso contrario, il Desktop di Windows sarà  automaticamente allargato per occupare l’intera superficie del pannello Lcd. Questa operazione di stretching produce il raddoppiamento di alcune righe e di alcune colonne dell’immagine originale e può dare l’impressione, per esempio, che i caratteri abbiano delle ombreggiature anomale o che i bordi di alcune finestre siano più spessi rispetto ad altri. Impostando il Desktop alla risoluzione nativa del pannello Lcd, invece, si incarica la scheda grafica di generare un’immagine che impieghi tutti i pixel disponibili, eliminando gli artefatti dovuti al ridimensionamento. Se la qualità  di visualizzazione risultasse insoddisfacente anche dopo aver impostato la corretta risoluzione, è possibile che il problema dipenda dal cavo Hdmi, danneggiato o di scarsa qualità . Consigliamo quindi di dotarsi di un cavo Hdmi con una buona schermatura, in grado di preservare l’integrità  dei dati digitali in transito. In generale, sono da preferire i cavi di diametro maggiore perché ciò indica che i singoli conduttori offrono una minore resistenza oppure che lo strato di schermatura è più spesso e quindi protegge meglio dalle interferenze elettromagnetiche. Acquistando un cavo Hdmi di buona qualità , troverete chiaramente indicato sulla confezione per quale versione dello standard esso sia stato progettato. Le specifiche Hdmi originali (1.0) prevedevano un pixel clock rate con una frequenza di circa 165 MHz. Nonostante questo sia più che sufficiente per supportare le risoluzioni 1.080p e Wuxga (1.920 x 1.200) con una frequenza di refresh di 60 Hz, è preferibile adottare un cavo conforme alle versioni successive delle specifiche. Gli standard Hdmi 1.3/1.3a hanno aumentato la banda passante fino a 340 MHz, consentendo di trasferire i dati necessari a risoluzioni come Wqxga (2.560 x 1.600) con l’ausilio di un solo link digitale. Sono inoltre preferibili i cavi dual-link (tipo B), che consentiranno di supportare anche le configurazioni più avanzate. Al contrario, i cavi conformi alle specifiche Hdmi 1.4, che aggiungono il supporto alla tecnologia Ethernet, attualmente sono inutili e ne sconsigliamo l’acquisto, soprattutto in considerazione del loro costo elevato.

Un discorso analogo dev’essere fatto anche per l’adattatore Dvi-Hdmi. Se si ha la necessità  di utilizzare questo convertitore, è preferibile acquistarne uno dotato di una buona schermatura contro le interferenze elettromagnetiche e, se possibile, con contatti dorati. Questa caratteristica rende il connettore più resistente ai fenomeni di ossidazione e contribuisce, con l’andare del tempo, ad evitare falsi contatti, oltre a ridurre la resistenza di contatto.

Con le corrette impostazioni della scheda grafica e una dotazione di cavi che garantisca l’integrità  del segnale si otterranno immagini di qualità  elevata, come è lecito attendersi da un monitor di ultima generazione