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Malfunzionamento dei dischi fissi Western Digital Raptor

Redazione | 1 Dicembre 2009

La causa più comune del malfunzionamento dei dischi fissi Western Digital Raptor è il surriscaldamento causato dal regime di rotazione elevato e dall’attrito che ne consegue. Questo fenomeno può produrre condizioni d’errore imprevedibili o blocchi periodici del sistema operativo ed è perciò fondamentale collocare il disco nel telaio del Pc in modo che possa essere raffreddato adeguatamente, meglio se tramite ventole aggiuntive o un sistema di dissipazione dedicato.

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La causa più comune del malfunzionamento dei dischi fissi Western Digital Raptor è il surriscaldamento causato dal regime di rotazione elevato e dall’attrito che ne consegue. Questo fenomeno può produrre condizioni d’errore imprevedibili o blocchi periodici del sistema operativo ed è perciò fondamentale collocare il disco nel telaio del Pc in modo che possa essere raffreddato adeguatamente, meglio se tramite ventole aggiuntive o un sistema di dissipazione dedicato.

Un’altra possibile origine dell’anomalia è la scarsa affidabilità  del cavo di connessione del disco fisso al controller. Mantenere l’integrità  dei segnali in transito è indispensabile e sostituire il cavo per verificate se contribuisca a risolvere il problema potrebbe essere una buona idea.

Anche la diagnostica S.M.A.R.T. potrebbe tornare utile, anche se questo strumento è stato progettato per cercare di prevedere il termine della vita operativa di una memoria di massa, in modo da consentire il backup dei dati critici prima che l’operazione diventi impossibile. Nonostante questo, l’attento esame di alcuni parametri S.M.A.R.T potrebbe ugualmente offrire indizi interessanti. Nel caso riportato dal lettore, però, il messaggio non indica una condizione d’errore, ma è solo la notifica del cambiamento di un parametro.

Infatti, il valore soglia per la voce Reallocated Sector Count è fissato a 140, ancora distante dal limite indicato (199). Il software diagnostico di Western Digital è l’unico che può rilevare in modo certo eventuali malfunzionamenti dei dischi dello stesso produttore, essendo un applicativo che conosce in modo specifico l’hardware da analizzare e che può quindi discernere le variazioni pericolose dei parametri operativi da quelle prive di significato. Ovviamente, per un risultato attendibile è necessario eseguire un test completo della periferica, mentre la funzione diagnostica rapida è scarsamente significativa.

Se non fossero segnalati malfunzionamenti eseguendo la scansione totale della superficie dei piattelli magnetici, si potrebbe avere un buon grado di certezza sull’integrità  dell’unità . Ricordiamo infine che i produttori di dischi fissi sono coscienti del fatto che i dispositivi sono spesso utilizzati per missioni critiche, nelle quali il valore dei dati archiviati è elevatissimo. L’alterazione del risultato del test diagnostico allo scopo di ridurre il numero di dispositivi inviati al servizio di assistenza tecnica è impensabile.