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Come ottimizzare il sistema operativo di notebook con SSD

Redazione | 21 Settembre 2016

Spesso nei normali notebook con hard disk classico il problema del rallentamento del sistema operativo deriva dalla frammentazione dei file […]

Spesso nei normali notebook con hard disk classico il problema del rallentamento del sistema operativo deriva dalla frammentazione dei file sul disco fisso. Ma la deframmentazione è una operazione non necessaria per le unità  Ssd in quanto non comporta alcun aumento di prestazioni. In passato l’elevato numero di operazioni di lettura/scrittura necessarie per la riorganizzazione del file system era sconsigliato in quanto poteva ridurre la vita operativa degli integrati Nand Flash che sono alla base delle unità  Ssd. Col tempo questa prescrizione si è mitigata in quanto la longevità  delle memorie Flash e l’efficienza degli algoritmi di Wear Leveling (distribuzione dell’usura) sono migliorate consentendo alle unità  Ssd di raggiungere una previsione di vita operativa superiore ad una decina d’anni. Di conseguenza non è più necessario evitare ad ogni costo le operazioni che richiedono scatter-writing (scrittura dispersa) come, ad esempio, le ricerche pre-indicizzate oppure i file system con journaling.

Inoltre la maggior parte delle utility per la gestione delle memorie di massa sono ormai state aggiornate e sono in grado di distinguere le unità  Ssd dai tradizionali hard disk a piattelli magnetici ed è quindi lecito attendersi che adottino di volta in volta le politiche adeguate ai singoli dispositivi.

Gli strumenti per la “pulizia” e l’ottimizzazione

Esistono diversi strumenti di pulizia e ottimizzazione che aumentano le prestazioni del computer senza agire sull’organizzazione dell’unità  Ssd. Merita sicuramente una menzione Ccleaner di Piriform, scaricabile gratuitamente da qui. Questo software è in grado di eliminare sia le voci obsolete dal Registro di configurazione sia i file temporanei prodotti dagli applicativi più diffusi. Entrambe queste operazioni hanno un impatto positivo sulle prestazioni complessive del computer.

Un altro software che offre molte funzioni interessanti è Ashampoo WinOptimizer, che è stato più volte presentato anche nel Dvd virtuale allegato a PC Professionale. Questo applicativo, oltre alle operazioni già  descritte in precedenza, è in grado di analizzare la configurazione dei moduli e dei servizi di Windows e disattivare quelli non utilizzati, liberando così risorse per le applicazioni dell’utente.

Concludiamo con alcuni software commerciali che si distinguono per le loro funzionalità  avanzate come Advanced SystemCare, System Mechanic Pro e UniBlue PowerSuite. Ognuno di questi ha le sue peculiarità  ed i suoi punti di forza. Il nostro lettore potrà  valutare se il loro prezzo di acquisto sia adeguato all’aumento di prestazioni che ci si aspetta di ottenere con il loro utilizzo.