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HYPR: la startup per proteggere i dati biometrici sui device

Davide Micheli | 27 Ottobre 2016

La startup HYPR punta a sviluppare soluzioni di sicurezza per proteggere i dati biometrici: questi ultimi, sempre più usati per l’autenticazione sui sistemi operativi, possono infatti essere rubati da hacker.

L’implementazione di sistemi di autenticazione con l’uso di dati biometrici, se da un certo punto di vista potrebbe superare il limite rappresentato dall’uso di nomi utenti e password in tanti servizi, allo stesso tempo, pone dei rischi non indifferenti per quanto riguarda il rischio che alcuni hacker possano entrare in possesso di questi dati “forzando” le protezioni presenti.

Proprio a questo proposito, la startup statunitense HYPR è riuscita a sviluppare delle soluzioni tecnologiche in grado di proteggere questi dati importanti, considerando come un iride o un’impronta digitale non si possano sostituire esattamente come avviene con una nuova password per esempio dimenticata, che con un paio di procedure di recupero si può rinnovare.

La soluzione tecnologica adottata da HYPR è semplicemente una delocalizzazione e la successiva crittografia dei dati biometrici, un approccio che rende difficoltoso un eventuale furto da parte degli hacker, che devono in questo modo superare una serie di protezioni per riuscire a rubare le preziose informazioni, che possono essere un profilo del volto, un iride o un’impronta.

In questa maniera, quando si effettua il login con questo tipo di credenziale sfruttando la soluzione di HYPR, il dato biometrico viene conservato in maniera temporanea all’interno dello stesso device, ciò che esclude un eventuale furto dello stesso con un semplice hackeraggio dello smartphone o del tablet.

Per esempio, qualora una banca richiedesse ad un utente di effettuare una scansione dell’iride per autorizzare un bonifico, HYPR invierebbe in questo senso alla banca un token attraverso il quale avviene la verifica dell’identità  dell’utente per quella specifica operazione, evitando in questo modo che l’istituto di credito debba ricevere questa informazione preziosa.

In futuro, soluzioni di questo tipo diventeranno sempre più rilevanti per la quotidianità , considerando come per esempio Juniper Research abbia stimato che, entro il 2019, nel mercato globale gli utenti compieranno circa 770 milioni di autenticazioni biometriche per utilizzare app.