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IDF 2016: Project Alloy

Michele Braga | 17 Agosto 2016

VR

Durante il keynote di apertura dell’IDF 2016 a San Francisco, Brian Krzanich – CEO di Intel – ha svelato il […]

Durante il keynote di apertura dell’IDF 2016 a San Francisco, Brian Krzanich – CEO di Intel – ha svelato il prototipo della piattaforma Project Alloy, un visore tutto in uno per la merged reality sviluppato da Intel. Brian Krzanich ha sottolineato come la merged reality sia l’obiettivo successivo a quello che oggi rappresentano sia la realtà  virtuale sia quella aumentata. Non più solo il mondo sintetico della realtà  virtuale pura all’interno del quale è possibile muoversi e interagire e non solo la sovrapposizione di informazioni al mondo reale come avviene nella realtà  aumentata, bensì la fusione del mondo virtuale con quello reale con la possibilità  di mescolare un ambiente virtuale con oggetti e persone direttamente dalla realtà  circostante, in tempo reale.

Project Alloy all'opera durante la demo. La banconota da un dollaro diventa un oggetto interattivo all'interno della realtà  virtuale grazie alle videocamere Intel Real Sense posizionate sul frontale del visore.

Project Alloy all’opera durante la demo. La banconota da un dollaro diventa un oggetto interattivo all’interno della realtà  virtuale grazie alle videocamere Intel Real Sense posizionate sul frontale del visore.

Project Alloy è però tanto altro ancora perché la sua particolarità  è quella di essere un dispositivo tutto in uno e privo di cavi. Quest’ultimo particolare è una delle novità  più importanti perché l’assenza di connessioni fisiche permette di rompere lo schema imposto dagli attuali visori HTC Vive e Oculus Rift: niente più zone di spazio dedicate e circoscritte all’interno delle quali è possibile muoversi, niente più sensori esterni al visore stesso per permettere la raccolta dei dati relativi alla posizione e al movimento.
Per permettere tutto ciò Project Alloy è equipaggiato con tutto quello che serve per essere indipendente da un computer esterno: un processore in grado di elaborare le informazioni da proiettare all’interno del visore, un set completo di sensori per rilevare i movimenti, una batteria per alimentare il tutto e videocamere Intel Real Sense per catturare il mondo circostante e mescolarlo all’ambiente virtuale. Grazie alle videocamere Real Sense gli oggetti non sono solo visibili all’interno del mondo virtuale, ma diventano anche oggetti in grado di interagire con esso e questa è senza dubbio un’altra novità  particolarmente interessante offerta da questa piattaforma.

Durante la demo mostrata nel corso del Keynote abbiamo osservato Project Alloy all’opera e sebbene si tratti di un progetto ancora in pieno sviluppo, risulta chiaro l’enorme potenziale di questa piattaforma. La grafica è molto meno dettagliata di quanto sono oggi in grado di offrire i visori HTC Vive e Oculus Rift, ma è necessario ricordare come nel caso di Project Alloy tutta l’elaborazione avviene direttamente all’interno del visore e non su un computer ad alte prestazioni in cui sono presenti una CPU e un GPU ad alte prestazioni. L’integrazione delle immagini catturate dalle videocamere Real Sense mostra enormi potenzialità  per il futuro, ma anche in questo caso la qualità  offerta al momento è ancora lontana dall’essere sufficiente per un’esperienza soddisfacente in ambito consumer.
Project Alloy sarà  disponibile nel corso del 2017 come referente design per le aziende che vorranno sviluppare soluzioni proprie e trarre vantaggio dalle potenzialità  di questo progetto. Viste le potenzialità  di Project Alloy possiamo aspettarci che le sue prestazioni crescano di molto con l’utilizzo di una piattaforma integrata dotata di maggiore potenza di calcolo.

Nel video seguente potete vedere il video dimostrativo che è stato mostrato durante il Keynote di apertura di IDF 2016 e che mostra la visione di Intel per quanto riguarda il mondo della merged reality.