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Instagram si unisce alla lotta contro i negazionisti e i no-vax

Martina Pedretti | 12 Febbraio 2021

Instagram blocca l’account di Kennedy per fake news sul COVID-19 e si unisce a Facebook nella lotta contro i negazionisti e i no-vax

Dopo Facebook, anche Instagram ha deciso di rafforzare i suoi sforzi per evitare la disinformazione sulla sua piattaforma, e limitare che si diffondano commenti di negazionisti del COVID e dei no-vax. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’account di Robert F. Kennedy Jr, sul quale più volte ha condiviso fake news sulla pandemia e sul vaccino. Instagram ha deciso di bannare il profilo, che aveva un seguito di oltre 800 mila follower. Secondo il Wall Street Journal il motivo del ban è la continua condivisione di notizie false sul coronavirus.

Nonostante Facebook sia stato il primo a stringere la morsa contro la disinformazione, il profilo di Kennedy è ancora attivo su questa piattaforma. Per il momento pare infatti che da qui non sarà rimosso il nipote dell’ex presidente USA. La scelta sembra non andare di pari passo con le recenti affermazioni di Facebook. Infatti da poco ha sottolineato il suo impegno nel limitare fonti non autorevoli in merito alla situazione attuale. Anche il profilo Twitter di Kennedy è ancora attivo.

John Fitzgerald Kennedy è un avvocato ambientalista e fondatore della no-profit Children’s Health Defense, considerata una delle organizzazioni no-vax più grosse degli USA. Inoltre ha fondato la Center for Countering Digital Hate, realtà dalla quale escono diverse fake news in merito alla diffusione del COVID-19.

Facebook ha deciso di non bloccare Kennedy, sostenendo che i contenuti pubblicati su una piattaforma possono differire da quelli pubblicati su un’altra. Pertanto per il momento solo Instagram ha deciso di bloccare l’account, e limitare quindi che migliaia di persone potessero accedere a delle notizie ritenute false. Sicuramente ora anche Facebook, dove conta 300 mila follower, e Twitter, 215 mila, terranno d’occhio le dichiarazioni di Kennedy. Così potranno verificare che non vadano contro la policy attuata in merito all’attuale situazione di pandemia.