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L’intelligenza artificiale sta cambiando gli acquisti online

Davide Micheli | 12 Ottobre 2016

IA Internet

Oggi vogliamo dare uno sguardo all’intelligenza artificiale e alla sua capacità  di andare a modificare l’esperienza utente per quanto riguarda gli acquisti online.

Il comparto dell’e-commerce è in crescita in tutto il mondo, quindi, in un settore come questo è facile comprendere come le implementazioni dell’intelligenza artificiale stiano diventando sempre più strategiche per permettere ai singoli operatori di mettersi in evidenza rispetto ai competitor: da una parte con strumenti per l’utente e, dall’altra, con analisi del business.

Su tante piattaforme per gli acquisti online, infatti, si trovano sempre più frequentemente dei chatbot: ultimamente noi vi abbiamo parlato dell’iniziativa di FCA, che sul suo portale dedicato ai veicoli per le aziende ha attivato questa forma di intelligenza artificiale per aiutare gli utenti ad individuare il veicolo maggiormente in linea con le proprie necessità .

Ma l’AI può anche fungere da vero e proprio “motore” per analizzare i big data e trarre conclusioni su trend ed abitudini dei consumatori, sebbene di recente un guru statunitense abbia affermato che sia più facile comprendere le abitudini delle persone osservandone il frigofero.

Prendiamo per esempio in considerazione un altro argomento che abbiamo già  trattato, Pinterest: questo grosso catalogo online di prodotti e di trend, infatti, ha annunciato l’implementazione di nuove feature che consentono di effettuare ricerche con fotografie, un vantaggio non indifferente per chi vuole effettuare ricerche semplici e veloci nello stesso tempo.

Immaginatevi di essere in un paese lontano, trovarvi per strada e, di fronte ad una vetrina, restare affascinati da un prodotto: il negoziante non parla la vostra lingua, non c’è modo di intendersi, oppure, il negozio è chiuso. Fotografando l’oggetto, ed effettuando una ricerca basata sull’intelligenza artificiale in una soluzione come quella di Pinterest, trovereste la risposta.

Ma anche un’interazione più “naturale” con il motore di ricerca di un e-commerce, magari dettando allo stesso – tramite i comandi vocali – un’istruzione basata sul linguaggio naturale, potrebbe rivoluzionare la vostra esperienza utente: non dovreste infatti ragionare sull’ottimizzazione delle query per trovare un prodotto, limitandovi a descriverlo.

Se il sistema di un e-commerce fosse in grado di suggerirvi i migliori capi da acquistare, dopo aver analizzato i trend attuali della moda tenendo conto delle preferenze cromatiche espresse tramite i vostri acquisti, non rivoluzionerebbe il vostro approccio con gli acquisti online? È solo questione di tempo perché queste (e tante altre) feature possano diventare standard dell’e-commerce.