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L’esperienza utente sarà  sbalorditiva grazie all’IoT

Davide Micheli | 9 Giugno 2016

IoT

La rivoluzione del mondo tecnologico passa per la creazione di un mondo IoT in cui l’esperienza utente fa la differenza: è lo stesso CEO di Ptc, azienda statunitense in prima linea su questo mercato, a parlare del futuro dell’Internet degli Oggetti.

Gli smartphone, i tablet, il cloud e gli store per le app – solo alcuni anni fa – sembravano una rivoluzione senza precedenti per le vite di tutti noi: maneggevolezza, produttività  in ogni luogo e tanti nuovi strumenti per restare in contatto con il resto del mondo apparivano come una conquista assoluta per aziende e persone. Poi, si è iniziato a parlare di oggetti interconnessi, di IoT (Internet of Things o Internet  delle cose), e la prospettiva con cui si guarda alla tecnologia è cambiata.

Quest’ultima innovazione, la cui applicabilità  negli aspetti quotidiani della vita delle persone è veramente universale, cambierà  in modo profondo le attività  umane. Con l’aiuto di sensori, di robot evoluti, di reti per la condivisione delle informazioni, o ancora, di supporti per sfruttare per gioco e per lavoro la realtà  virtuale e la realtà  aumentata, associandola all’intelligenza artificiale, si potrà  creare una user experience davvero strepitosa.

In estrema sintesi, queste sono le parole che – recentemente – il CEO di Ptc, Jim Heppelmann, ha voluto esprimere sul potenziale della rivoluzione IoT. Secondo Heppelmann nella realtà  di domani, i device fisici si troveranno a convivere con soluzioni digitali gestite da network, i quali permetteranno poi di elaborare e sfruttare al meglio l’incredibile quantità  di dati raccolti, attraverso piattaforme sempre più evolute.

Visualizzare i dati non più attraverso il display di uno smartphone o di un tablet, bensì attraverso una proiezione tridimensionale, potendosi muovere “all’interno” della rappresentazione di questo oggetto virtuale, aggiungendovi annotazioni in “sovrimpressione” con etichette virtuali, diventerà  la normalità . Tutto ciò supererà  il mondo delle app, facendoci entrare nell’era della digital enabled transformation.

Problemi tecnici, avarie e difficoltà  operative in qualunque ambito lavorativo potranno essere affrontati in maniera più efficiente, grazie alla maggior potenza di calcolo, l’interconnessione tra tutti i dispositivi, l’autoapprendimento e la libertà  sconfinata della realtà  virtuale e della realtà  aumentata Siete pronti per il futuro?