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In edicola: La casa digitale

Giorgio Panzeri | 26 Ottobre 2009

di Simone Zanardi Costruire una casa digitale significa in primo luogo progettare una rete: non si tratta di un vezzo […]

di Simone Zanardi
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Costruire una casa digitale significa in primo luogo progettare una rete: non si tratta di un vezzo da addetti al networking, ma di un’esigenza imprescindibile, poiché un ambiente complesso e variegato come quello domestico, visto nella sua globalità , richiede per propria natura una struttura distribuita che consenta ai diversi apparati attivi di connettersi tra loro e verso Internet.
Le reti domestiche sono spesso snobbate rispetto a quelle degli uffici e delle aziende perché tipicamente di piccole dimensioni; in realtà  è proprio nell’ambiente residenziale che le applicazioni sono più variegate, le necessità  dei singoli individui più specifiche e alcune problematiche emergono in modo più complesso. La convergenza, ad esempio, si manifesta in modo dirompente in casa, con la commistione di accesso a Internet, trasferimento di dati, voce e video. I terminali attivi non sono più i soli personal computer, ma comprendono telefoni IP, dispositivi multimediali, videocamere di sorveglianza e apparati di storage. Nell’era del Web 2.0 poi, le comunicazioni non sono più prevalentemente unidirezionali, ma coinvolgono anche l’accesso alla Local Area Network da remoto. (…)
Da PC Professionale 224, ora in edicola.

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