Successivo

Editoriale | Magazine | News

La powerbank giusta: come sceglierla

redazione rivista | 24 Novembre 2022

Le caratteristiche fondamentali da valutare prima dell’acquisto di una powerbank: ecco quali sono

I dispositivi elettronici sono ormai diventati elementi fondamentali della vita di tutti i giorni, sia per lavoro sia per l’intrattenimento. Nonostante i device dispongano di batterie sempre più performanti, spesso non riescono a garantire l’utilizzo prolungato. Per evitare di rimanere senza carica residua, una powerbank è ormai un dispositivo portatile di ricarica necessario da avere a disposizione e utilizzare in caso di necessità. Queste batterie supplementari sono in grado di ricaricare smartphone, tablet e notebook, è quindi importante scegliere quella giusta a seconda del proprio device.

Le caratteristiche fondamentali di una powerbank: la capacità

Tra le prime caratteristiche da prendere in considerazione prima di acquistare una powerbank, c’è sicuramente la capacità, che viene espressa in mAh (milliampereora), esattamente come le batterie di smartphone, tablet e computer. Questo valore indica l‘energia che il dispositivo può contenere con una carica completa. La scelta della capacità varia a seconda del dispositivo da caricare: in genere, con una carica, la powerbank dovrebbe essere in grado di ricaricare completamente il device almeno per una volta. Tuttavia, il valore dichiarato non rispecchia la capacità reale di una powerbank: infatti bisogna ridurre del 20/30% il valore riportato, poiché va preso in considerazione il voltaggio a 5V (utilizzato per la carica di smartphone e tablet), e non la tensione a 3,7V (cioè il voltaggio della batteria). In sostanza, per ricaricare completamente uno smartphone con una powerbank, c’è bisogno di una capacità di almeno 5000 mAh per avere la garanzia di una ricarica completa; mentre per i device più grandi o per avere a disposizione un numero maggiore di ricariche, è meglio orientarsi su batterie con una capacità di almeno 10.000 mAh.

Come scegliere una powerbank: le porte

Un’altra caratteristica da tenere in considerazione è il numero di porte presenti sulla batteria supplementare. Solitamente, le powebank più piccole e compatte dispongono di una sola porta in uscita, e permettono quindi di ricaricare un solo dispositivo per volta. I modelli più grandi invece, oltre ad avere una maggiore capacità, hanno spesso due o più porte, garantendo la ricarica diversi dispositivi in contemporanea: due smartphone; un tablet e uno smartphone; ecc. Oltre al numero delle porte, bisogna considerare anche la loro tipologia: la maggior parte delle powerbank dispongono di una porta USB di tipo A, la più diffusa per la ricarica di smartphone e tablet. Nell’ultimo periodo però, con l’USB Type C che a breve diventerà lo standard universale, anche le powerbank dispongono di questa uscita, diffusa principalmente per la ricarica di notebook e console portatili. Meno comuni, ma comunque in commercio, anche quelle con porte Lightning, utilizzate dalla maggior parte dei dispositivi Apple.

Ulteriori caratteristiche delle powerbank

Ci sono ulteriori caratteristiche che potrebbero essere considerate meno importanti rispetto alla funzione di ricarica della powerbank, ma che possono essere comunque utili per migliorare l’esperienza di utilizzo del dispositivo. La maggior parte delle batterie supplementari dispone di alcuni LED, che indicano la carica residua, mentre altre presentano una torcia, da poter utilizzare in caso di emergenza. Inoltre, se si dispone di un dispositivo con ricarica rapida, è possibile scegliere una powebank compatibile, riducendo in maniera sostanziale i tempi di ricarica. Le più moderne offrono la possibilità di caricare in modalità wireless o addirittura alcune dispongono di un pannello solare, ricaricandosi parzialmente mediante l’energia solare, particolarmente utile durante le escursioni o in campeggio nel caso in cui non si avesse a disposizione di una fonte di energia.