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Vodafone porta l’Internet mobile nei mercati emergenti

Redazione | 7 Aprile 2010

Una nuova versione del browser Opera Mini, dedicato ai telefoni mobili, è pronta per funzionare sui cellulari 2G, destinati a […]

vodafone_logoUna nuova versione del browser Opera Mini, dedicato ai telefoni mobili, è pronta per funzionare sui cellulari 2G, destinati a sopperire l’assenza dei telefoni fissi e Internet nei paesi del terzo mondo. E’ questa la nuova sfida di Vodafone che sta cercando di estendere i benefici di Internet e della telefonia mobile anche alle zone meno sviluppate e ai paesi del terzo mondo dove le linee telefoniche fisse non sono mai arrivate e si è saltata un’intera generazione di sviluppo delle telecomunicazioni, passando direttamente alle linee mobili.
Per questo l’operatore telefonico inglese ha stretto un accordo con Opera Software al fine di sviluppare un’apposita versione del browser Opera Mini 5 che sia in grado di fornire un buon livello di navigazione Internet anche sui cellulari di fascia bassa che funzionano con le reti di seconda generazione. Grazie alla capacità  di compressione dati di oltre il 90%, la versione 5 di Opera Mini richiede meno potenza di elaborazione da parte dei terminali mobili e minore impiego di risorse di banda sulla rete mobile ed è una versione supportata e scaricata da più di 250 modelli di terminali Vodafone Gprs. L’accordo con Opera è valido nei seguenti paesi: India, Sud Africa, Turchia, Tanzania ed Egitto ma in futuro potrà  essere esteso anche ad altri mercati. Vodafone sta pensando anche allo sviluppo di apposite applicazioni per l’utenza inesperta di questi paesi, a partire da una sorta di guida on line in lingua locale a come si naviga su Internet, per proseguire con applicazioni come la posta elettronica, i siti di e-commerce e cerca lavoro e anche l’apprendimento di lingue straniere.
Lo scorso febbraio Vodafone aveva annunciato anche il terminale meno costoso al mondo: il Vodafone 150, prezzo sotto i 15 dollari, con funzioni di Sms e voce. Nello stesso tempo è in progetto l’utilizzo di pannelli solari e turbine eoliche come fonti di energie per alimentare le reti telefoniche nelle aree rurali non ancora raggiunte dall’energia elettrica.