Nonostante le “leggi della robotica” di Asimov, tutti i buoni intenti e i dibattiti nati a livello internazionale – e spesso sostenuti proprio da big player del settore hi tech – il mondo della robotica si è avvicinato una volta di più a quello militare, in questo caso con lo sviluppo da parte della società isrealiana RoboTeam di soldati-robot a sostegno dell’operato di militari umani.
Contraddistinti dalla capacità di riuscire a trasportare una decina di chili di materiale, di spostarsi ad una velocità di 4 km orari, di sollevare oggetti sfruttando due bracci meccanici e di individuare – attraverso l’uso di 5 videocamere ad hoc – la presenza di nemici nel suo campo visivo (360 gradi), anche durante la notte, questi robot- soldati hanno un prezzo di svariate migliaia di dollari.
Nei piani di Israele, questi robot verranno utilizzati soprattutto per non esporre i soldati in carne ed ossa a rischi per la loro incolumità , andando in particolare ad esplorare eventuali gallerie realizzate da Hamas nella striscia di Gaza, come del resto, per monitorare le strade, o ancora, per riuscire a raccogliere materiale potenzialmente pericoloso.
Tel Aviv avrebbe deciso di investire circa 20 milioni di dollari nell’acquisto dei robot-soldato (prodotti da Roboteam, società creata da due veterani dell’IDF), i quali grazie alle batterie al litio garantiscono un’autonomia operativa di un paio di ore. A questo proposito, sarebbe già partito il percorso di formazione per l’uso dei robot da parte delle forze speciali.