Nel film “Lo strano caso di Benjamin Button” si raccontano le vicende di un uomo che nasce vecchio e vive la sua vita al contrario, ringiovanendo di giorno in giorno. C’è uno strano parallelismo tra questo personaggio e Steve Wozniak, fondatore di Apple insieme a Steve Jobs, figura quasi leggendaria della Silicon Valley.
Nella prima parte della sua vita “the other Steve” ha completato una serie di progetti che basterebbero a riempire una decina di curriculum: la creazione dell’Apple I e II, la progettazione delle sue Rom, dell’interprete Basic, del lettore di floppy disc. E dopo la sua dipartita da Apple (di cui rimane azionista e dalla quale riceve regolari compensi) si è divertito con la creazione di telecomandi universali, si è cimentato nella didattica (senza fini di lucro), ha dato una mano alla creazione dello standard GPS, ha ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti la National Medal of Technology.
Come Benjamin Button, a quasi sessant’anni è il momento per Woz di tornare giovane. Ovviamente in modo spettacolare.
Quale occasione migliore una partecipazione alla versione statunitense di Ballando sotto le stelle?
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