Microsoft si trova in un momento cruciale, tra passato e futuro: a Steve Ballmer è succeduto Satya Nadella nel ruolo di Ceo, una scelta interna che privilegia la continuità . Nadella conosce molto bene l’azienda (lavora in Microsoft da oltre vent’anni) ed è considerato un dirigente acuto e brillante. L’abbandono contemporaneo da parte di Ballmer e di Bill Gates – che ha rinunciato alla posizione di presidente del consiglio d’amministrazione per rivestire il ruolo più defilato di consigliere tecnologico – avrà comunque un forte impatto sull’azienda. Anche il mercato sta mutando rapidamente: gli ambienti server ed enterprise sono sempre più orientati verso il cloud, e Nadella ha lavorato proprio in questo campo negli ultimi anni. Ma Microsoft è anche presente, in maniera preponderante, nel mercato consumer: una delle sfide più grandi per la nuova dirigenza riguarda il futuro di Windows 8, accolto tiepidamente da un settore in difficoltà . La direzione intrapresa emerge chiaramente se si analizzano le funzioni di Windows 8.1 e dell’Update 1, atteso in aprile. Abbiamo testato la versione preliminare di questo aggiornamento (i dettagli sono a pagina 17), e l’impressione ricavata non è del tutto positiva. Alcune scelte sono molto apprezzabili: per esempio, i pulsanti per richiamare la ricerca e per spegnere il Pc risolvono gravi difetti di usabilità , specialmente per chi non dispone di uno schermo touch. Altre novità , invece, sembrano frutto di ripensamenti dell’ultimo momento: per esempio la barra del titolo per chiudere o affiancare le App con il mouse senza ricorrere alle gesture. Più in generale, l’evoluzione di Windows sembra allontanarsi dall’impostazione iniziale dell’interfaccia Modern: il numero di controlli sullo schermo aumenta, per migliorare l’usabilità con mouse e tastiera. Microsoft sta tentando di adattare ai dispositivi tradizionali il nuovo ambiente, semplificandone l’uso e integrandolo con il desktop: emblematica è la possibilità di aggiungere le App Modern alla barra delle applicazioni. Mancano, però, reali motivazioni per passare dal desktop alle App in un computer tradizionale: non ci sono “killer application”, e neppure software capaci di garantire un’esperienza d’uso migliore rispetto a quella dei programmi desktop. Dopo l’uscita da Microsoft di Steven Sinofsky, padre del nuovo Windows, pochi in azienda sembrano disposti a difendere la bontà del suo progetto; Microsoft sta tentando di rendere Windows 8 più amichevole per gli utenti dei Pc tradizionali, anche rinunciando in parte all’eleganza e alla coerenza iniziale. Questa trasformazione sta avvenendo lentamente, quasi in silenzio: ma molti sono pronti a scommettere che Windows 9, previsto per Aprile 2015 (o addirittura prima, secondo alcune voci), vedrà la riconciliazione tra Modern e desktop, in un ambiente più orientato alla produttività e agli utenti professionali.
Dario Orlandi