Successivo

Magazine

Bilanci di fine anno

Giorgio Panzeri | 4 Dicembre 2014

Eccoci alla fine di un altro anno. Un anno sicuramente non facile, caratterizzato ancora da una crisi dalla quale sembra […]

Eccoci alla fine di un altro anno. Un anno sicuramente non facile, caratterizzato ancora da una crisi dalla quale sembra difficile uscire. Si intravede qualche piccolo spiraglio, ma la luce in fondo al tunnel non è ancora così vicina. La crisi ha condizionato gli acquisti delle aziende e i consumi dei privati. E non è solo nazionale ma mondiale, e ha determinato risultati negativi per quasi tutte le più grandi aziende tecnologiche.

C’è comunque un dato confortante: cresce la domanda di Pc e notebook. Mi chiederete, ma perché questa tendenza dovrebbe essere importante? Perché evidenzia che in Italia ci sono ancora molte aziende che investono, da un lato perché sono fiduciose che la crisi finirà  in tempi relativamente brevi e quindi bisogna essere pronti a far fronte alla nuova domanda, ma soprattutto perché hanno capito che per esser veramente competitive devono essere aperte alla domanda internazionale, quindi all’esportazione. E in un mercato globalizzato non si può competere sul fronte dei prodotti a basso costo, dove Paesi come Cina, India o Est Europeo la fanno da padrona grazie a un costo della manodopera molto inferiore alla nostra, ma proponendo qualità  ed eccellenza italiana.

Qualche esempio nel mondo della tecnologia? Il settore dei videogiochi, da quelli per tablet e smartphone a quelli per le console. È un settore piccolo in Italia ma con grandi potenzialità , visto che il mercato mondiale è enorme (parliamo di miliardi di dollari). Anche per il 2014 è risultato in crescita con un centinaio di realtà  sempre più agguerrite e soprattutto creative. Per esempio, Forge Reply è una società  nata a Milano nel 2011 e diventata famosa grazie a giochi di grande qualità  come la serie di Lone Wolf (oltre 2 milioni di download su smartphone e tablet). Oggi dà  lavoro a una quarantina di persone e sta per esordire con un videogioco (In Space We Brawl) per console.

Altro settore importante e in crescita è quello legato alla Green Economy, che nel 2014 ha visto l’entrata nel mondo del lavoro di 50.700 nuove figure professionali green e di 183.300 figure con competenze nel campo ambientale, per un totale di 234 mila nuove assunzioni (dal rapporto Greenitaly 2014). Per non parlare della domotica industriale: aziende come Comau Robotics riescono a vendere il grosso della loro produzione (in crescita anche per il 2014) in Paesi come la Cina. Inoltre, un incremento del fatturato delle aziende italiane si registra anche nei settori della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica di consumo e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi.

Concludiamo con le startup. Grazie agli investimenti delle regioni e degli incubatori stanno crescendo e proponendo progetti di grande interesse e creatività . Insomma, è vero che nel complesso il 2014 non è stato un anno di complessiva crescita, ma ci sono ambiti, soprattutto legati alle nuove tecnologie e all’ambiente, dove la crescita c’è stata e continuerà  il prossimo anno. Forse bisogna cominciare a veder il bicchiere mezzo pieno e non più mezzo vuoto, pensando a come essere creativi e propositivi per il futuro.

Buon Natale e Buon anno dalla redazione di PC Professionale