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Grazie Microsoft. Ma non per tutto

Giorgio Panzeri | 4 Agosto 2009

Vi sembra un po’ provocatorio il titolo di questo post? Eppure, la notizia che abbiamo dato ieri della decisione di […]

windows_7_ca.jpgVi sembra un po’ provocatorio il titolo di questo post? Eppure, la notizia che abbiamo dato ieri della decisione di Microsoft di non fare una versione “speciale” di Windows 7 per l’Europa mi riempie di gioia.

Volete sapere perché? Semplice. Ho sempre dichiarato che Windows 7 rispetto alle altre versioni di Windows, parte col piede giusto. Stabile, veloce e soprattutto pronto per essere usato, con pochi bug di prima generazione. Noi di PC Professionale vi abbiamo sempre detto che ad ogni avvento di una nuova versione di Windows era meglio aspettare il rilascio delle prime patch (o addirittura il Service Pack 1) prima di installarlo permanentemente su una macchina di lavoro. Windows 7, se le cose non cambiano dalla Release candidate che ho provato alla versione in vendita, è “pronto all’uso”. Pronto da essere installato e usato.
Ma, se Microsoft doveva customizzare una versione dedicata all’Europa, eliminando Internet Explorer che fa intimamente parte del sistema operativo, quanti casini avremmo potuto aspettarci? Non lo so, anche perché non è mai stata rilasciata una versione di test su cui fare esperimenti. Quindi, la possibilità  che nel resto del mondo Windows 7 fosse un ottimo prodotto e che invece Windows 7 E fosse pieno di bug per la castrazione di un componente che fa parte del cuore del sistema operativo era assai elevata. Sono mere illazioni, me ne rendo conto, ma sono contento che non venga rilasciata una versione “speciale”.
Ma non solo. Cambierà  anche la politica di upgrade. Windows 7 E poteva essere acquistato solo come prodotto integrale, anche se temporaneamente per qualche mese Microsoft avrebbe applicato sconti (modestissimi) a chi aveva già  installato XP o Vista. Windows 7 sarà  sempre disponibile in versione integrale o in Upgrade.

Le note dolenti: non sono cambiate le politiche di prezzo. Anzi. E la cosa mi sembra assurda, anche perché non c’è più neppure il lavoro per personalizzare una versione dedicata all’Europa. La Home Premium costerà  209 euro nella versione integrale e 129 in quella di Upgrade. Più pazzeschi i prezzi per le altre release: per la Professional sono stimati 329 euro per la completa e solo 299 per la Upgrade  (30 euro di differenza, che miseria); 339 euro serviranno per la Ultimate ma chi ha già  Vista o XP avrà  uno sconto ridottissimo, pagherà  319 euro per l’upgrade (addirittura solo 20 euro di differenza tra la versione completa e la upgrade). Prezzi quindi che sono lontani anni luce dalla stessa (e sottolineo identica) versione che acquisteranno gli statunitensi: circa 120 dollari (senza gli sconti fatti dai vari Amazon per il pre-order e senza tener conto del cambio per noi vantaggioso) per la Home; 199 dollari per la Professional (ma che cambio è stato fatto per portarla a 299 euro…) e circa la stessa cifra per la Ultimate.  Ma non è tutto. Negli Usa è stato annunciata anche la disponibilità  del Family Pack (come ha già  fatto anche Apple), che a un prezzo molto contenuto permetterà  alle famiglie di effettyare l’upgrade di tutti i computer di casa. In Italia non sarà   disponibile.

Allora cosa dobbiamo fare? Comprare Windows 7 fuori dall’Italia, magari tramite Amazon UK che applica gli sconti di pre-order, e poi installare sul prodotto in inglese il Language Pack nazionale?
Devo dire che questa politica dei prezzi mi sembra veramente suicida e potrebbe penalizzare un buon prodotto.