Oggi parliamo dell’andamento del mercato delle stampanti in Italia in questo periodo sfavorevole per l’economia. I dati consolidati forniti da Gfk per il trienno 2006-2008 e le previsioni di uno dei maggiori attori del settore per il 2009, basate sull’andamento del primo trimestre, dipingono un quadro allarmante.
I numeri del mercato a valore per i dispositivi di stampa inkjet e laser parlano da soli: se nel 2007 sono state vendute periferiche per un totale di 630 milioni di euro, nel 2008 siamo scesi a 417 milioni e le previsioni per l’anno in corso riducono ulteriormente la cifra a 340 milioni di euro, meno 18,5% rispetto al 2008 e meno 46% rispetto al 2007.
Colpevole, oltre la congiuntura economica sfavorevole, la forte richiesta sul mercato retail di unità laser, che ha causato un netto decremento dei fatturati. Nel segmento inkjet abbiamo assistito a un crollo progressivo nella vendita di stampanti monofunzione, passando dai 915 mila pezzi del 2006 ai 469 mila del 2008 e le previsioni per il 2009 sono di 223 mila unità ; diversamente, il mercato a volume delle Mfp (multifunzione) è salito da 1.299.000 pezzi nel 2006 a 1.728.000 nel 2008 ed è destinato ad aumentare di un ulteriore 5% nell’anno in corso. Ciò non basterà , però, a fermare l’emorragia nel mercato a valore, che scenderà dai 187 milioni dell’anno scorso ai previsti 155 milioni, ricordando che nel 2006 si attestava a quota 244 milioni di euro.
Gli italiani comprano poco e quel poco che acquistano è quasi tutto a prezzi di saldo: l’86% di unità inkjet vendute (stampanti e Mfp) ha un prezzo inferiore a 100 euro, con la fascia compresa tra 50 e 80 euro a ritagliarsi la fetta più consistente, il 48% del totale. •