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Il personal computer è alla fine?

Giorgio Panzeri | 27 Febbraio 2013

Steve Jobs lo aveva anticipato e i numeri dell’ultimo trimestre 2012 di Apple parlano chiaro. Ma è proprio vero? Siamo […]

Steve Jobs lo aveva anticipato e i numeri dell’ultimo trimestre 2012 di Apple parlano chiaro.
Ma è proprio vero?

Siamo in un periodo di crisi, è vero, ma tra le aziende che hanno subito il maggior calo di vendite nel settore informatico (notebook e desktop) c’è sicuramente Apple. Nell’ultimo trimestre del 2012, secondo i dati di Gardner, Apple ha venduto in Italia oltre il 40% di pezzi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Circa 78.500 tra desktop e notebook contro gli oltre 133.000 pezzi del 2011. Il quarto trimestre è sempre stato considerato strategico per i produttori perché il mercato consumer richiede un bel numero di prodotti per il Natale, e il mercato professionale effettua gli ultimi investimenti dell’anno fiscale. Ma allora cosa è successo? Strategie sbagliate? Prezzi troppo alti? Prodotti troppo vecchi?

Attenzione, il mercato complessivo dei computer (desktop e notebook) non è certo andato bene e nel trimestre in questione si sono venduti 1.320.000 pezzi contro 1.540.000 del 2011 (con un calo dell’14,5%). Però, il 41,2% di Apple è ben al di sopra della media delle perdite. Secondo me la multinazionale della mela morsicata è stata svantaggiata da alcuni errori strategici e soprattutto da problemi di rifornimento dei prodotti. Mi spiego meglio. Apple ha ancora a catalogo prodotti molto costosi ma ormai abbastanza vetusti. L’esempio più eclatante è il Mac Pro che da molto tempo non riceve un aggiornamento, e pur essendo un prodotto professionale ha meno potenza dei nuovi iMac. Anche la linea dei portatili ha bisogno di una rinfrescata, soprattutto perché gli ultimi annunci hanno interessato più i prodotti top, come i MacBook Pro con retina display, che non quelli di prezzo più contenuto. L’altro punto dolente (mentre sto scrivendo continua a condizionare la domanda di prodotti Apple) è il mancato arrivo in quantità  dei nuovi iMac. Bellissimi, super potenti, sono ancora difficili da acquistare: a oggi per il 27″ ci vogliono ancora tra 3 a 5 settimane di attesa dopo l’ordine. Pare si tratti di problemi di controllo qualità  degli schermi. Nel periodo natalizio erano indisponibili e Apple ha sicuramente perso un’occasione.

Per finire non bisogna dimenticare che le strategie di Apple hanno una maggior focalizzazione verso il mercato dei tablet e degli smartphone, prodotti che garantiscono una doppia redditività : nel momento dell’acquisto (prezzi alti e alto guadagno) e successivamente durante tutta la vita del prodotto grazie alla vendita di Apps, musica, film, giornali e libri attraverso l’iTunes Store. Per ogni prodotto venduto attraverso lo Store, Apple guadagna un bel 30% sul prezzo di listino. In uno dei suoi ultimi keynote Steve Jobs lo aveva detto: per Apple il mercato del Pc è morto, e visti i numeri di quest’anno della multinazionale statunitense sembra proprio che il trend sia quello. Però, se gli americani piangono i cinesi ridono. Lenovo, guidata da Gianfranco Lanci (che ha lasciato Acer per disaccordi strategici, e la sua ex-azienda quest’anno ha perso il -34,9%) ha scalzato proprio Apple posizionandosi al quarto posto in Italia tra i produttori di hardware, piazzando oltre il 150% di prodotti in più rispetto al 2011 (da poco meno di 38.000 pezzi nel 2011 a quasi 98.000 pezzi nel 2012). Forse, allora, il mercato dei computer è morto solo per chi non ci crede più.

Ci sono due novità  per gli abbonati che accedono alla versione digitale del giornale. Da questo numero abbiamo cominciato ad aggiungere contenuti supplementari (video e gallerie di immagini) e stiamo lavorando su una nuova release ancora più completa e ideale per essere sfogliata sui tablet, che sarà  disponibile in autunno. Inoltre, per tutti ma soprattutto per chi è abbonato solo alla versione digitale, su nostro sito (www.pcprofessionale.it) è disponibile il Dvd virtuale di PC Professionale, accessibile tramite il codice che troverete a pagina 8 e navigabile come quello fisico.

Per chi non avesse acquistato il numero di gennaio, sul Dvd virtuale abbiamo anche inserito l’annata 2012 in Pdf, scaricabile sia in blocco con gli indici di ricerca sia come numeri indipendenti. Buona lettura e buona navigazione a tutti.