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Il phishing con la coda di paglia

Giorgio Panzeri | 2 Aprile 2008

Vi siete mai chiesti come fa la gente a cadere nella trappola del phishing? È vero che non si può […]

C'è posta per teVi siete mai chiesti come fa la gente a cadere nella trappola del phishing? È vero che non si può generalizzare,  ma ultimamente le mail che ti invitano a inserire i tuoi dati personali perché è stato aggiornato il sistema informativo di questa o quella banca, sono più ridicole che  preoccupanti.

Ecco lo stralcio dell’ultima che mi è arrivata, con mittente le Poste Italiane:

“Fallimento per confermare i dettagli bancari online verrà  da voi sospendere l’accesso al tuo Conto. Usiamo le ultime misure di sicurezza per garantire che i servizi online banking. L’esperienza è sicuro e sicuro. L’amministrazione chiede di accettare le nostre Ci scusiamo per il disagio arrecato ed esprime gratitudine per cooperazione.”

Non c’è che dire, ignobilmente ridicola. E chi ci sarà  da ringraziare? Chiaramente i motori di traduzione automatica, che fanno un lavoro splendido sostituendosi a pieno titolo ai software anti-phishing. Peccato che i filtri di posta elettronica non abbiano la funzione di analisi semantica della frase. Non avremmo la casella ingombra di robaccia inutile.

Postate anche voi uno stralcio della mail più ridicola che vi è arrivata.