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iPhone, telefono tuttofare

Giorgio Panzeri | 20 Novembre 2007

Ecco alcune mie prime considerazioni sull’iPhone. Lo sto usando da alcune settimane e devo dire che è veramente “impressionante”. Porta all’assuefazione. Dopo l’aggiornamento al firmware 1.1.2 ora è anche in italiano (salvo le applicazioni di terze parti che sono ancora tutte in inglese ma che non sono assolutamente certificate da Apple).

iphoneEcco alcune mie prime considerazioni sull’iPhone. Lo sto usando da alcune settimane e devo dire che è veramente “impressionante”. Porta all’assuefazione. Dopo l’aggiornamento al firmware 1.1.2 ora è anche in italiano (salvo le applicazioni di terze parti che sono ancora tutte in inglese ma che non sono assolutamente certificate da Apple). Cominciamo dalla parte commerciale. Devo dire che mi lasciava molto perplesso il fatto di essere costretti ad attivare un abbonamento dati (Edge) all’acquisto del prodotto.

 

Mi chiedevo: perché un utente non può comperare l’iPhone come tutti gli altri cellulari e farci quello che vuole? Magari solo sentire musica, vedere filmati e telefonare? Perché bisogna attivare un abbonamento Internet flat? Pago quello che consumo e basta.In realtà  (ed è il suo punto di forza) l’iPhone è costruito intorno al Web e ne sfrutta tutte le potenzialità . È vero, è anche un iPod e, grazie a uno schermo grande e particolarmente luminoso, è prefetto per vedere film o podcast video. Ma la sua particolarità  rimane proprio Internet. È il primo cellulare con cui riesco veramente a navigare, vedendo i siti così come sono fatti, come sul Pc di casa. Con la massima semplicità .

 

Per non parlare della gestione della posta, semplice, efficace, veloce, ben leggibile.Per molte delle operazioni che si fanno, l’iPhone accede a Internet. Cliccate sul widget del meteo? Il telefono accede immediatamente per scaricare gli ultimi dati disponibili. Stessa cosa se usate le mappe di Google o il widget per la Borsa. E tutte le applicazioni certificate da Apple che passano atraverso Internet, si attivano via Safari. Ma la ricerca del collegamento è intelligente: prima l’iPhone cerca se c’è qualche access point wireless attivato e si connette, altrimenti passa all’Edge. Visti però i costi dei collegamenti a consumo, non avere una flat porterebbe a un’incontenibile emorragia del portafogli.Insomma, un gran bel prodotto (ha anche dei limiti e ne parleremo in prossimi blog).

 

Peccato solo che non si sappia ancora quando arriverà  ufficialmente nel nostro Paese.

 

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