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La tecnologia al tempo delle vacanze

Giorgio Panzeri | 25 Luglio 2013

Quali sono gli accessori elettronici assolutamente indispensabili che devo mettere in valigia, per le mie passioni digitali e per rimanere […]

Quali sono gli accessori elettronici assolutamente indispensabili che devo mettere in valigia, per le mie passioni digitali e per rimanere comunque connesso con la mia community?

Schermata 2013-07-25 a 10.39.47Ricordo che qualche anno fa scrissi un virulento editoriale estivo con gli alimentatori al centro. Erano i tempi della non standardizzazione, per cui metà  della valigia era occupata da trasformatori vari per il notebook, il telefono magari il televisorino digitale, la macchine fotografica e altro ancora. Ogni prodotto con il proprio dannato alimentatore che occupava spazio in valigia e soprattutto era pesante (pensate a cosa bisogna fare per restare nei chili concessi dalle compagnie aeree low-cost). Oggi, per fortuna, non è più così. Quasi tutto si collega e si ricarica via micro o mini Usb, per cui basta un alimentatore o due e un po’ di cavetti diversi per connettere tutti i nostri preziosi accessori elettronici. Via Usb si possono ricaricare anche molte fotocamere digitali che non hanno la batteria estraibile.

E allora, cosa mi porterò in vacanza? Sicuramente il tablet. Mi permette di scaricare e leggere i quotidiani e i giornali a cui sono abbonato. Già  dalle 7 del mattino è disponibile il download del mio quotidiano (non vi dirò qual è) e posso leggerlo anche se sono su un’isola sperduta del pacifico. A condizione di trovare un network Wi-Fi a cui collegarmi. Un tempo all’estero trovavi solo copie cartacee dei quotidiani vecchie di uno o due giorni. Oggi col digitale tutto è in tempo reale.

Sono un accanito lettore di libri e mi porterò anche un ebook reader. Mi chiederete, ma il tablet non basta? Ebbene no. Sdraiato sotto l’ombrellone o seduto in riva a un bel laghetto alpino l’ebook reader dà  il meglio di sé, perfetto e ben leggibile, al contrario del tablet che in ambienti molto luminosi rende difficile la lettura a causa della retroilluminazione e dei riflessi sullo schermo. Inutile dire che lo smartphone mi seguirà  ovunque e mi permetterà  di scaricare la posta e rimanere connesso con i miei amici. Però porterò con me anche una staffa da auto e un cavo con alimentatore via presa dell’accendisigaro per poter usare lo smartphone come navigatore se deciderò di affittare un’automobile e fare un po’ di turismo culturale. Anzi, il cavo l’ho già  in borsa ed è lo stesso che uso per la ricarica del telefono.

Tutto qui? No, essendo appassionato di fotografia metterò in valigia anche la macchina fotografica. La mia è una fotocamera digitale classica, ma devo dire che trovo molto interessanti le fotocamere che non temono l’acqua, la sabbia, gli urti e neppure la neve, prodotti esaminati a pagina 102 di questo numero del giornale. Puoi usarle come una normale macchina fotografica ma non devi temere problemi se tuo figlio ci gioca in spiaggia tra sabbia e acqua salata facendo foto alla nuova amichetta/o, e puoi pure usarla per fare qualche scatto mentre fai snorkeling. Per i patiti degli sport estremi in vacanza consiglio invece le action camera che abbiamo recensito sul numero precedente di PC Professionale (per il mio sport estremo non servono perché è ombrellone, sdraio e libro).

Concludo con una constatazione: ma se vai all’estero, la connessione dove è? Il favoleggiato Wi-Fi gratuito che dovrebbe essere presente ovunque fuori dall’Italia, in paesi che noi pensiamo più civilizzati (dal punto di vista digitale) è una vera e propria chimera. Spesso anche negli alberghi più lussuosi il Wi-Fi gratuito è presente solo nella hall, mentre in camera e negli altri spazi comuni per poterti connettere devi pagare bollette salate. Per non parlare delle città  o delle spiagge: la connessione c’è, e su questo è vero che la presenza di reti senza fili all’estero è maggiore che in Italia, ma è sempre a pagamento. Mi chiedo perché, anche se non sono in Italia ma sempre in uno Stato della Comunità  Europea, non possa sfruttare il mio contratto dati nazionale per navigare e scaricare la posta dallo smartphone? Salvo per l’operatore 3 che permette l’uso del contratto stipulato in Italia anche nei sei Paesi europei dove è presente con il proprio brand, con gli altri operatori navigare con lo smartphone sfruttando la banda cellulare è costoso. Meglio attendere il ritorno in albergo e sfruttare il Wi-Fi gratuito, anche se si trova solo nella hall con l’aria condizionata al massimo. Trovate tutti i dettagli sulle tariffe nazionali e internazionale dei nostri operatori a pagina 88.

Per concludere: buone vacanze a tutti (con tanta tecnologia) dalla redazione di PC Professionale.