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Raggiunta la soglia dei 4K, c’è chi guarda già  oltre

Michele Braga | 27 Settembre 2013

Se aveste ancora qualche dubbio su quale sia il ferro caldo sul quale i produttori stanno battendo senza sosta, ecco […]

toughpad 4kSe aveste ancora qualche dubbio su quale sia il ferro caldo sul quale i produttori stanno battendo senza sosta, ecco la risposta: definizione video all’ennesima potenza. In ogni angolo dell’Ifa di Berlino, potete leggere le news e lo speciale in questo numero, il 4K è stato messo in mostra da formidabili televisori, videocamere all’avanguardia e persino tablet.

Mentre il mercato spinge su questa tecnologia, rimane ancora da verificare quando il prezzo sarà  alla portata di un ampio pubblico di utenti. Per il momento oltre al prezzo elevato – si parte da almeno 3.500 euro per un pannello 4K – il problema è la limitata disponibilità  di contenuti. Come sempre il ruolo di pionieri spetta al settore professionale e a quello dei videogiocatori: in campo industriale sono disponibili ampi budget e i benefici ottenibili sono concreti e tangibili (mappe geologiche per la trivellazionw, radiografie e tac e tanto altro ancora rappresentate in altissima risoluzione su grandi pannelli); i videogiocatori, sebbene dispongano di un budget molto più limitato, sono sempre alla ricerca delle tecnologie in grado aumentare il livello di immersione nel mondo virtuale.

Per utilizzare questa tecnologia al massimo delle sue potenzialità  sono necessari dispositivi dotati di connessioni Displayport 1.2 e Hdmi 2.0. Solo queste ultime permettono di pilotare con un singolo cavo pannelli 4K con frequenza di refresh a 60 Hz. Anzi, i 4K sono soltanto il punto di partenza perché proprio in questi giorni il consorzio Vesa (Video Electronics Standards Association) ha mostrato quale potrebbe essere il prossimo passo: avete mai visto una postazione da gioco con tre monitor Full Hd affiancati? ora immaginate di sostituirli con tre pannelli 4K e di immergervi in un videogioco a 12K. Per ora è un raffinato esercizio tecnico, con la speranza che l’altissima definizione diventi realmente accessibile a tutti per godere dei contenuti come mai prima d’ora.
Michele Braga