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Telefonate d’alta quota

Giorgio Panzeri | 8 Aprile 2008

Sono molto contento della nuova normativa della Commissione Europea che regolamenta le comunicazioni cellulari sugli aeromobili in volo sul vecchio contenente. Si potrà  finalmente telefonare (anche se le tariffe non saranno certamente proletarie). E l’Europa si pone all’avanguardia, superata in questa decisione solo di poche settimane dagli Emirati Arabi.

cellulare.jpgSono molto contento della nuova normativa della Commissione Europea che regolamenta le comunicazioni cellulari sugli aeromobili in volo sul vecchio contenente. Si potrà  finalmente telefonare (anche se le tariffe non saranno certamente proletarie). E l’Europa si pone all’avanguardia, superata in questa decisione solo di poche settimane dagli Emirati Arabi. Sapete come funziona? È molto semplice: quando si telefona il nostro cellulare si aggancia in roaming con il network presente sull’aereo, il quale a sua volta si connette alla rete terrestre tramite satellite. In pratica facciamo una telefonata satellitare.

Non ci sono problemi di interferenze e a livello tecnologico tutto funziona bene.

Quindi, la tecnologia c’è, le norme di sicurezza anche. Infatti, poter telefonare in volo non significherà  certo  tenere sempre acceso il cellulare, che dovrà  comunque essere spento durante le fasi di decollo e atterraggio, come si fa con tutti gli accessori elettronici, come iPod o Psp.

Tutto bene allora? A me una domanda rimane: ma oltre che tecnologici saremo anche abbastanza educati? Non sempre è così interessante sentire la conversazioni degli altri. E poi, se tuo compagno di fila ti urla nelle orecchie parlando di lavoro (o di affari personali) al cellulare con l’ufficio o con l’amante, mentre tu cerchi di riposare, cosa fai? Cambi posto? Scendi? Come tutti gli ambienti piccoli con un’elevata concentrazione umana, anche l’aereo può far accrescere le tensioni. Con conseguenze sicuramente non piacevoli.

Voi cosa ne pensate?