Le celebrazioni del numero 200 e l’articolo che abbiamo dedicato alla storia dei Pc, mi hanno fatto tornare in mente le nottate passate a installare e ottimizzare sistemi operativi. Ho iniziato con la linea comando del Dos, per poi passare ai primi Windows (sino a Windows 3.0 erano esperimenti…). Non so quanti se lo ricordano, ma sono stato un appassionato di OS/2, il primo vero sistema operativo funzionale realizzato da IBM che superava i limiti dei 640 KByte del Dos. Un bel prodotto ingloriosamente scomparso nel nulla.
Le alternative di qualche anno fa erano veramente poche. Linux era perfetto per i server ma su macchine client era quasi impossibile da usare, mancavano tutti i driver e anche solo per collegare una stampante si doveva compilare del codice. Le applicazioni erano poche e la compatibilità con gli applicativi Windows quasi nulla. Pur dovendolo usare per lavoro (le stazioni editoriali e di impaginazione del giornale sono su Macintosh) odiavo nel profondo il Mac Os sino alla versione 9, un prodotto monotasking chiuso e asfittico. Windows sino all’arrivo di XP sembrava tenuto su con lo scotch: bastava poco per mandare tutto in bomba. Però erano momenti “eroici”, con nottate fatte dagli amici a “scoprire” il computer.
Oggi è sicuramente diverso. Non sono un appassionato di Vista, ma penso che Windows XP sia un solido e funzionale sistema operativo. Linux è strabiliante, perché alla solidità intrinseca sta aggiungendo un’estetica accattivante ed è finalmente compatibile con quasi tutti gli accessori che uno può accoppiare al proprio Pc. Apple con OS X ha fatto un salto di qualità epocale, ed è diventato il sistema operativo di riferimento. Oggi mi dovrebbe arrivare Leopard e vi farò sapere come si comporta.
Insomma, non sarà più un tempo “eroico” ma è proprio bello esserci per viverlo e scoprirlo. O forse sono io che sto diventando vecchio e comincio a preferire l’interfaccia grafica alla riga di comando.