A poche settimane dalla distribuzione ufficiale del nuovo sistema operativo OS X 10.9 Mavericks, Apple rende disponibile i primi aggiornamenti.
Il più importante è quello per Mail che risolve tra l’altro un’incompatibilità con Gmail (Google adotta una versione non standard del protocollo Imap) che causava continui download dei messaggi ricevuti e un conteggio non sempre esatto delle mail nelle caselle.
Aggiornamenti, meno prioritari, hanno coinvolto iTunes che arriva alla versione 11.1.3, Garage Band aggiornato a 10.0.1 e iBook che tocca la 1.0.1
Per quanto concerne i portatili più recenti è disponibile l’aggiornamento del firmware per i MacBook Pro Retina, sia nella configurazione a 15 pollici che in quella a 13 pollici.
In arrivo tra poco anche Mavericks .1
Nonostante i piccoli aggiornamenti alle applicazioni, voluti probabilmente per rimediare ai bug più vistosi (quello di Mail ha scatenato migliaia di mail sui forum di supporto) Apple ha inviato agli sviluppatori la beta di OS X 10.9.1, con aggiornamenti più strutturali a diverse componenti del nuovo sistema operativo, come tradizione delle software house. Probabilmente già nelle prossime giornate potrebbe essere disponibile per il download.
Agli sviluppatori registrati, invece, si rivolge l’aggiornamento di XCode, versione 5.0.2 ancora in Golden Master e non definitivo.
iWorks gratis, ma sarà migliorato
I tool di produttività che Apple include gratuitamente con i nuovi Mac, Pages, Keynotes e Numbers, non sono piaciuti del tutto. Sempre sui forum di Apple diversi utenti lamentavano la scomparsa di alcune caratteristiche e funzionalità presenti nella versione precedente. Alcune di tipo ergonomico (le barre con le funzioni principali non sono più personalizzabili) altre di tipo strutturale (è sparito il supporto per AppleScript).
Singolarmente Apple ha risposto con la cosa più vicina a un comunicato ufficiale sul proprio sito, spiegando che nel giro di sei mesi molte funzioni verranno reintrodotte e addirittura migliorate.
La necessità di rendere omogenee le versioni iOS e OS X, nei tempi dettati dalle presentazioni del nuovo hardware, probabilmente aveva costretto i team di sviluppo a limitare le funzionalità ai moduli collaudati e pronti alla distribuzione.
Non si è trattato solo di un cambio di look ma di una reingenierizzazione totale del codice delle applicazioni, secondo quanto comunica Apple.