Successivo
microsoft-ai-acquisizione-wand-labs

News

Microsoft acquisisce Wand Labs per l’intelligenza artificiale nella messaggistica istantanea

Davide Micheli | 23 Giugno 2016

IA Microsoft

L’azienda di Redmond ha deciso di acquisire una startup americana, Wand Labs, per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale all’interno dei software di Microsoft.

Dopo aver fatto shopping nel mondo dei social network, ecco che l’azienda di Redmond torna sotto i riflettori con un’altra acquisizione. Microsoft ha infatti acquistato la startup americana Wand Labs, la cui tecnologia è incentrata sulla messaggistica istantanea. Redmond ha scelto di far sua questa azienda con lo scopo di implementare soluzioni più avanzate a livello di intelligenza artificiale nelle sue piattaforme.

Lo stesso CEO dell’azienda di Redmond, in effetti, proprio di recente ha parlato di una nuova esperienza utente dal nome “Conversation as a Platform”: la stessa dovrebbe essere una piattaforma interattiva dotata di intelligenza artificiale, capace di rivolgersi all’utente sostenendo una conversazione con quest’ultimo, e aprendo le porte ad un nuovo mondo digitale in cui le app e i servizi sono sempre più integrati e semplici da utilizzare.

La strategia del colosso statunitense, infatti, è proprio quella di arrivare ad ottenere interfacce capaci di seguire le richieste dell’utente, sostenendolo nell’utilizzo di prodotti come Microsoft Office 365, oppure, Microsoft Azure o, per finire, Bing: l’intelligenza artificiale, in questo senso, potrebbe davvero fare la differenza, riducendo le distanze che permangono a livello di linguaggio per la comunicazione tra uomo e macchina.

Del resto, Redmond non è l’unica ad aver deciso di investire nell’intelligenza artificiale per i suoi prodotti: dando uno sguardo in casa dei competitor, ci si rende conto di come ogni big abbia adottato la sua strategia nel creare un ponte tra uomo e macchina. Apple, per esempio, ha scelto di rendere Siri un assistente evoluto, che potrebbe diventare in futuro una sorta di maggiordomo virtuale degli utenti sempre pronto ad offrire soluzioni.

Anche Google non è di certo da meno, se si considera lo sviluppo di Allo, Duo e di Google Assistant. Il futuro si delinea sempre più chiaro all’orizzonte: le macchine dovranno imparare a parlare la lingua degli umani, abbattendo gli ultimi ostacoli che ci sono nell’interazione semplice tra persona e macchina.