Dopo esserci abituati a rapportarci ai dispositivi elettronici attraverso un mouse e una tastiera, la tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di interagire con i device, mettendoci a disposizione gli schermi touch. In questo quadro in costante evoluzione, oggi si inizia a discutere della rivoluzione digitale, e dell’arrivo di macchine sempre più complesse, che porteranno nuovi ed importanti cambiamenti nella nostra quotidianità .
Proprio a questo proposito, l’amministratore delegato di Microsoft Italia – Carlo Purassanta – ha formulato alcune considerazioni molto interessanti circa il futuro della tecnologia. Purassanta prevede che tra 20 anni il nostro rapporto con la tecnologia cambierà nuovamente, giacché quest’ultima diventerà empatica nei confronti degli utenti.
Se nel presente l’interazione tra uomo e macchina si compie seguendo questa direzione, in futuro, saranno invece i device a “muoversi” verso l’essere umano: i gadget in nostra dotazione, come del resto, tutte le interfacce tecnologiche presenti attorno alla persona, come potrebbero essere quelle della domotica, delle automobili con guida automatica e il mondo degli oggetti IoT, avranno una sorta di atteggiamento empatico nei nostri confronti.
In questo quadro, sempre secondo l’AD di Microsoft Italia, gli oggetti tecnologici avranno una conoscenza approfondita degli utenti, raccogliendo informazioni e dati che riguardano la sua vita e le sue abitudini: in questo modo, attraverso l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, ma non solo, i device diventeranno degli assistenti attivi nello svolgimento delle nostre attività , aiutandoci a svolgere sempre meglio i nostri compiti quotidiani.
In conclusione, secondo Carlo Purassanta, l’informatica diventerà una risorsa a disposizione dell’essere umano: quest’ultimo, con l’ausilio delle conquiste tecnologiche, potrà spingersi oltre i limiti odierni nello svolgimento delle sue attività . L’AD di Microsoft Italia arriva a concepire un futuro in cui, una persona bisognosa di aiuto, potrà interagire semplicemente con gli oggetti attraverso le emozioni o l’uso della parola.