Anche nell’ambito del lavoro in miniera, la robotica riesce ad offrire una valida risposta a sostegno dell’operato degli esseri umani: in questo caso, la novità ci giunge dalla Germania, e più precisamente presso la Technische Università¤t Bergakademie di Freiberg, dove in seno al progetto Mining-Rox sono stati sviluppati dei robot minatori utili per le missioni più critiche.
Già battezzate con i nomi di Alexander, Julius e Elisabeth (quest’ultimo robot è ancora in fase di sviluppo), queste macchine sono state concepite per risolvere il problema della carenza di manodopera con adeguata formazione, e ancora, per riuscire ad operare nelle miniere più profonde (che ormai arrivano anche a superare i 4000 metri di profondità ).
A quella profondità , le condizioni di lavoro sono molto difficili, è necessario assicurare ventilazione e raffrescamento degli ambienti, due compiti molto difficili e sempre più onerosi: ed è proprio lì che verranno sfruttati i robot, i quali eviteranno all’uomo di dover affrontare sfide di questa complessità , evitando di esporre a rischi importante l’incolumità dei minatori.
Il primo robot che verrà utilizzato in questo ambito sarà Julius – macchina con quattro ruote, una serie di sensori ad hoc e uno speciale braccio meccanico per svolgere i suoi compiti – che verrà telecomandato. Alexander, invece, anziché montare il braccio meccanico, mette a disposizione un paio di scanner laser, videocamere ed illuminazione per mappare la miniera.