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L’effetto Natale sui rifiuti elettronici, l’appello di Ecoelit

Redazione | 11 Gennaio 2013

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Durante le feste natalizie sono stati registrati numeri record per quanto riguarda l’attivazione di nuovi smartphone iOS e Android: solo […]

Durante le feste natalizie sono stati registrati numeri record per quanto riguarda l’attivazione di nuovi smartphone iOS e Android: solo il giorno di Natale secondo il blog Flurry, sono stati attivati nel mondo 17,4 milioni di smartphone e nell’ultima settimana di dicembre altri 50 milioni.

Dove vanno a finire tutti i vecchi cellulari dismessi e le apparecchiature di vecchia generazione ormai obsolete?

Il Consorzio Ecoelit lancia un appello proprio in questi giorni per ricordare a tutti i consumatori di utilizzare le Ecopiazzole per sbarazzarsi dei vecchi apparecchi tecnologici. Questi spazi appositamente attrezzati per ospitare rifiuti ingombranti come televisori e computer sono ormai molto diffusi su scala nazionale: in Italia ce ne sono 3.470, in media una piazzola ogni due comuni.

Ecoelit invita quindi a effettuare una raccolta corretta di televisori, computer e cellulari che notoriamente contengono parti nocive per la salute, motivo per cui devono essere smaltiti attraverso un canale a parte, dove peraltro vengono recuperati anche i materiali riciclabili.

Dal 2009 a oggi sono state raccolte quasi 1 milione di tonnellate di rifiuti tecnologici, sono state riciclate 50 milioni di lampade ad efficienza energetica più 15 milioni di vecchi televisori e solo con il riciclo dei frigoriferi e climatizzatori si sono evitate emissioni per nove milioni di tonnellate equivalenti di Co2. Ecoelit si occupa della raccolta dei Raee derivanti da piccoli elettrodomestici e apparecchiature ufficio che rappresentano il 40% in peso dei prodotti elettrici immessi sul mercato.

Di questa categoria di prodotti viene raccolto però solo il 12,3% della quantità  venduta, segno che c’è ancora molto da fare. Da qui l’appello di Ecoelit a non buttare in maniera sconsiderata i vecchi dispositivi elettronici. L’ambiente ringrazia.