L’alleanza potrebbe suonare quantomeno insolita e inspiegabile, almeno a prima vista: eppure, Monsanto ha deciso di sostenere l’incubatore per le startup nel settore dell’agricoltura hi tech creato da Microsoft in Brasile, una scelta che non è tanto frutto di una vera e propria partnership diretta tra i due colossi a stelle e strisce, quanto piuttosto, di un avvicinamento da parte dell’azienda di Hugh Grant a un progetto strategico.
La multinazionale attiva nel comparto bioagrario – spesso al centro di polemiche e di proteste da parte di organizzazioni ambientaliste – ha stanziato una somma pari a quasi 92 milioni di dollari in questo progetto sostenuto da Redmond, nato con lo scopo di far nascere nuove attività imprenditoriali in Brasile capaci di offrire innovazione nel campo agricolo, creando le basi per una nuova rivoluzione (di tipo hi-tech) nell’agricoltura.
Questo incubatore di startup si occuperà di selezionare le migliori idee di business proposte nel paese sudamericano, supportandole sin dal loro stadio embrionale e. soprattutto, permettendo ai promotori delle stesse di svilupparle in modo adeguato – lavorando in modo completamente indipendente – attraverso l’erogazione di una somma che, nel caso delle prime aziende candidate, dovrebbe essere pari a circa 459.000 dollari.
Per ogni progetto – al termine di un periodo minimo di investimento pari a 3 anni – l’investitore potrà decidere se convertire il contributo erogato in capitale investito nella startup, oppure, se ottenere il rimborso dello stesso.
L’iniziativa capeggiata da Microsoft sembra aver anche attirato l’attenzione di un altro big player statunitense del comparto tecnologico, Qualcomm, che avrebbe concordato con Redmond la sua adesione all’incubatore di startup nell’ambito dell’agricoltura hi tech.