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Netflix visto da vicino: il setup e la prova

Redazione | 29 Ottobre 2015

Servizi Web SmartTV

Il colosso americano dell’on demand si è fatto attendere a lungo ma, come preannunciato, alla mezzanotte del 22 ottobre, ha […]

Il colosso americano dell’on demand si è fatto attendere a lungo ma, come preannunciato, alla mezzanotte del 22 ottobre, ha finalmente aperto i battenti anche in Italia.

di Barbara Ripepi

Netflix (netflix.it), all’iscrizione, propone la scelta tra tre diversi piani di abbonamento: Base, Standard e Premium.
Il primo offre a 7,99 Euro al mese una sola sessione di streaming: film e serie tv potranno essere visti da un solo schermo per volta, con definizione standard (SD).
Il secondo prevede la possibilità  di accedere a due sessioni contemporanee e in HD (se presente) a 9,99 Euro mensili.
Il terzo porta lo streaming su quattro schermi per volta, aggiungendo l’Ultra HD dove presente, per 11,99 Euro al mese.

Qualsiasi piano si scelga, Netflix offre un mese di prova gratuita; allo scadere del termine, l’abbonamento verrà  rinnovato automaticamente fino a quando non si deciderà  di disdirlo, tramite il pannello relativo al proprio account.
Alla registrazione, vengono comunque richiesti i dati per il pagamento, che prevedono l’uso della carta di credito o dell’account Paypal.

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Una volta terminata la procedura di iscrizione, il sistema ci chiede su quali dispositivi useremo il servizio: Smart Tv o lettore Blu-ray, cellulare o tablet, Pc, Playstation, Xbox o Apple Tv; una scelta, naturalmente, non esclude l’altra, in quanto il limite è identificabile nel numero di streaming attivi e non nel numero o tipo di dispositivi abilitati.

Successivamente ci viene richiesto di indicare le persone che sfrutteranno il servizio: l’opzione è utile per creare più profili personalizzati e per creare dei filtri sulla base dell’età  degli utenti. Le scelte disponibili sono Adulti, Adolescenti, Ragazzi e Bambini piccoli. Netflix ha al suo interno una sezione sicura chiamata “Kids”, adatta ai bambini al di sotto dei 12 anni, mentre per le fasce d’età  maggiori faranno fede le classificazioni. I profili dedicati ai bambini non possono interfacciarsi con i social network, come invece avviene per gli altri.

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È evidente che per Netflix la personalizzazione è un dato importante: prima di concludere definitivamente il processo d’ingresso vero e proprio sulla piattaforma, vengono richieste alcune scelte relative ai gusti personali: una serie di schermate propongono generi e titoli da segnalare come graditi e una carrellata di proposte può essere valutata nell’ottica di una classifica di gradimento. A questo punto, il sistema mette in moto gli algoritmi capaci di pescare dal catalogo tutto ciò che potrebbe interessarci sulla base del nostro personale profilo.

Prima di accedere alla consultazione della videoteca on demand, viene sempre richiesto quale profilo utente si desideri utilizzare; in questo modo ogni membro della famiglia avrà  accesso ai suggerimenti mirati e alle proprie attività .

A questo punto non resta altro da fare che consultare le vetrine in home page, che mettono in risalto i più svariati contenuti tra cui i titoli più caldi del momento, le novità , i contenuti pensati appositamente per noi.
Il menu orizzontale permette di sfogliare il catalogo sulla base delle categorizzazioni di genere. Una volta entrati in un genere specifico, è anche possibile avvalersi di filtro per i sottogeneri.

Il campo di ricerca rende immediati i risultati sulla base di parole chiave come i nomi di attori e registi.
Selezionando un film abbiamo accesso alla trama, al cast e alle eventuali recensioni inserite dagli utenti. Nel caso delle serie tv, possiamo anche consultare la lista degli episodi.

Iniziando la riproduzione del video, lo streaming si adatta alla velocità  della connessione in uso. La velocità  raccomandata per a visione in SD è di 3,0 megabit al secondo, 5,0 per l’HD e 25 per l’Ultra HD. I settaggi per la qualità  dello streaming possono essere cambiati nella sezione “Il tuo account/Impostazioni di riproduzione”, la cui opzione attiva di default è “Auto”.

Durante la riproduzione possiamo impostare la lingua e i sottotitoli, con una scelta limitata tra la lingua originale e l’italiano. Nelle impostazioni dell’account sono disponibili le opzioni di personalizzazione del testo, per rendere più leggibili i sottotitoli.

La libreria di titoli di Netflix è ben fornita sul fronte delle serie tv: le Originals, ovvero le serie prodotte dall’azienda stessa e rese disponibili nello stesso giorno in tutto il mondo, hanno ovviamente un notevole peso e visibilità , come Orange is the New Black, Narcos, Sense8 e Daredevil. Manca l’acclamata House of Cards, a causa dell’esclusiva per Sky.

Tra le altre serie troviamo Doctor Who, Orphan Black, Penny Dreadful, Black Mirror, Ray Donovan, Dr. House, Misfits e Scream. Malgrado diverse mancanze, come tutte le serie di HBO, la libreria è ampia e moderna, ma riesce a soddisfare anche chi volesse recuperare qualche titolo più datato. Sul fronte del cinema, il catalogo è accettabile ma non particolarmente appetibile. I titoli più recenti non risultano molto freschi per i cinefili più attenti, così come è totalmente assente una libreria di classici veri e propri. Le voci dei generi e delle categorie sono decisamente più limitate rispetto alla controparte statunitense, ma siamo sicuri che Netflix riuscirà  con il tempo ad ampliare la videoteca e a spingere un mercato italiano che finora non si è ancora messo del tutto in gioco nell’ambito dell’on demand.

L’account di Netflix è unificato: con le nostre credenziali possiamo collegarci alla piattaforma anche trovandoci per esempio in territorio francese, ma in quel caso i contenuti fruibili saranno quelli disponibili per la Francia. Sfruttando un servizio VPN o un proxy che ci permettano di navigare sul web sfruttando un IP diverso da quello fornito dal nostro provider, possiamo accedere alle versioni straniere di Netflix aggirando il limite geografico.

Nel caso invece si dovesse far fronte a un trasferimento all’estero, e volendo utilizzare la valuta locale, sarà  necessario disdire l’account, attendere la scadenza l’eventuale periodo residuo di abbonamento, e in seguito riattivare l’account nel nuovo Paese di residenza.

Rispetto ai concorrenti Infinity, Sky Online e TimVision, Netflix si dimostra molto costante e affidabile nella gestione dello streaming, e l’interfaccia semplice ed efficace nella risposta rende l’esperienza dell’utente molto piacevole. Purtroppo il servizio non include la riproduzione offline, non avvalendosi di nessuna opzione per il download.
Barbara Ripepi