Nel giro di poche settimane dal primo annuncio relativo alla GeForce GTX 680, la prima della nuova serie di schede basate sull’architettura Kepler, Nvidia ha riorganizzato il proprio listino prodotti di fascia alta aggiungendo anche il modello GTX 690 (top di gamma a doppio processore grafico) e la versione GTX 670.
La GeForce GTX 670 è la prima scheda a proporre una versione “depotenziata” dell’architettura Kepler ed è proposta come soluzione alternativa di fascia alta con un prezzo all’utente finale di circa 400 euro. Le caratteristiche di targa di questo modello differiscono di poco da quelle della versione GTX 680: il silicio di base è lo stesso, ma nel caso della GTX 670 è stato disabilitato un modulo di calcolo Smx e ritoccata al ribasso la frequenza operativa sia in modalità standard che in quella Gpu Boost.
Le differenze maggiori si osservano a livello costruttivo: il pcb è più corto anche se la scheda risulta nel complesso lunga quasi quanto la GeForce GTX 680. La scelta è stata fatta per permettere di utilizzare un sistema di raffreddamento pressoché identico a quello del modello di punta: sopra al chip grafico è posto un radiatore a camera di vapore; sulla parte terminale della scheda è posizionata, invece, una ventola centrifuga che forza l’aria attraverso le alettature e quindi all’esterno del telaio attraverso le feritoie presenti sulla staffa posteriore.
Sulla staffa posteriore sono presenti quattro uscite video: una Dvi-D e una Dvi-I entrambe di tipo dual link, una Hdmi e una Displayport.
In commercio sono già presenti alcuni modelli offerti dai principali partner Nvidia e caratterizzati anche da overclock di fabbrica.
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