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Olimpiadi 2016: wearable e big data alla base delle medaglie

Davide Micheli | 18 Agosto 2016

Le Olimpiadi 2016 di Rio saranno ricordate anche per il notevole utilizzo di soluzioni e strumenti tecnologici: gli atleti, per esempio, ricorrono ai wearable ed ai big data per ottimizzare la loro preparazione e conquistare medaglie.

Le Olimpiadi 2016 di Rio, lo abbiamo detto già  in diverse occasioni, saranno ricordate anche per l’utilizzo massiccio di soluzioni tecnologiche in tantissimi ambiti, non da ultimo, anche nella preparazione degli atleti, i quali si sono affidati a device wearable e, ancora, alla potenza dei big data per migliorare il proprio allenamento in vista delle gare, con lo scopo di ottenere migliori risultati nel confronto con gli avversari.

Nell’ambito del ciclismo, per esempio, sono stati utilizzati degli smart glass per monitorare le performance fatte con le bici, con la squadra statunitense che ha fatto ricorso agli occhiali intelligenti di Solos per monitorare aspetti quali la potenza resa dagli atleti nell’esercizio, o ancora, la velocità  raggiunta e la pedalata, anche in dipendenza del rapporto innescato, e ancora altre informazioni utili condivise su cloud.

Anche la boxe, per esempio, si è contraddistinta dall’utilizzo di tecnologie moderne: è questo il caso del team britannico, che ha deciso di ricorrere ad iBoxer, una soluzione realizzata con il supporto della Sheffield Hallam University, la quale è in grado di fornire un report dettagliato su quelli che sono le principali caratteristiche dell’atleta, in particolare evidenziando le capacità  e le carenze, per individuare strategie vincenti per le gare.

Nel caso della vela, invece, la squadra tedesca ha deciso di collaborare con SAP per dare vita ad una soluzione tecnologica che mettesse a disposizione degli atleti dei modelli virtuali per l’allenamento, frutto dell’unione tra i dati e analisi delle condizioni meteo e del mare, cambiate costantemente in modo tale da creare imprevisti per ottimizzare l’allenamento degli atleti, monitorando le correnti tipiche della Baia di Guanabara, teatro delle sfide.

Insomma, le Olimpiadi 2016 di Rio sembrano aver inaugurato una nuova era nel mondo dello sport, fatta dell’utilizzo di soluzioni tecnologiche che spingeranno gli atleti a prepararsi in maniera sempre più efficiente per dare il meglio nelle sfide.