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Olimpiadi 2016: gli hacker sono in agguato a competere del Wi-Fi

Davide Micheli | 3 Agosto 2016

Secondo una ricerca di Kaspersky, ben un quinto delle reti Wi-Fi a Rio De Janeiro non sarebbe dotato di soluzioni crittografiche al passo con i tempi, esponendo le Olimpiadi 2016 al rischio di attacchi da parte degli hacker.

A pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi 2016 a Rio De Janeiro, vogliamo parlarvi del rischio sicurezza individuato da una ricerca Kaspersky relativamente all’utilizzo degli hotspot wi-fi gratuiti presso la città  brasiliana: secondo l’azienda attiva nel campo della cyber sicurezza, infatti, circa un quarto delle reti mappate a disposizione del pubblico, presentano delle lacune a livello di crittografia.

In primo luogo, secondo i ricercatori di Kaspersky il 18 percento degli hotspot wi-fi sono risultati privi di alcuna forma di crittografia, con il risultato che le informazioni ricevute e spedite sono trasmesse in chiaro e, in secondo luogo, l’azienda ha rilevato come il 7 percento degli hotspot sia stato dotato di protezione WPA-Personal, un algoritmo superato e che sarebbe facilmente a rischio di compromissione da parte degli hacker.

Attraverso queste lacune a livello di protezione, gli utenti potrebbero essere così esposti al rischio di vedersi sottrarre delle informazioni di carattere sensibile, come potrebbero essere anche quelle relative a transazioni. Secondo il responsabile di Kaspersky Lab Dmitry Bestuzhev, queste reti wi-fi potrebbero essere utilizzate facilmente dagli hacker per compiere attacchi volti alla manipolazione del traffico e dei dati degli utenti connessi.

Sempre secondo il dipendente dell’azienda attiva nel comparto della sicurezza informatica, una soluzione attuabile per ovviare a questa problema, è quella di dotarsi di una VPN – virtual private network – quando ci si trova in presenza di reti Wi-Fi senza una crittografia al passo con i tempi, giacché la VPN permette di cifrare tutti dati che vengono ricevuti e inviati attraverso i propri device.