La battaglia per la conquista della palma del browser più prestante e dai consumi di memoria contenuti, è ben lungi dall’aver incoronato un vincitore assoluto. Dalla software house norvegese che cura lo sviluppo del browser Opera, infatti, arrivano notizie circa l’introduzione di una nuova tecnologia, definita Heap Compaction, che permetterà alla versione desktop dello stesso di contenere i consumi di memoria durante l’esecuzione.
Opera 39 – questa è la prossima release per desktop – porterà con sé una rinnovata esperienza utente in termini di navigazione, proprio grazie ad una gestione più efficiente della RAM – riducendone la frammentazione – attraverso l’uso di Heap Compaction, che si preoccupa sostanzialmente di ripulire il motore di rendering del browser, Blink, favorendo in questo buone prestazioni durante la navigazione.
Dopo aver fatto “ordine” a livello di memoria – compattandone in questo modo il consumo, con il risultato che la RAM occupata dal browser sarà tutta allocata su blocchi vicini – il browser beneficerà anche di una maggiore velocità di accesso, Alcuni test con il browser su portali molto conosciuti, hanno permesso di mettere in evidenza come attraverso l’uso di Heap Compaction sia possibile ridurre l’uso di RAM anche di oltre la metà .
Questa tecnologia sviluppata da Opera si potrà sfruttare anche su altri browser che abbiano quale motore di rendering Blink. Per esempio, anche Big G sta lavorando con la software house norvegese per ottimizzare il suo browser, Chrome. Non resta quindi che attendere il rilascio delle versioni “ottimizzate” di questi browser, che permetteranno anche agli utenti con una dotazione hardware di base di navigare in modo soddisfacente.