Tra una gag e l’altra Tim Cook svela al mondo il nuovo sistema operativo e questa volta è un tripudio!
Fin dall’annuncio del WWDC 2013 che stiamo seguendo durante la stesura dell’articolo, su Apple si sono accesi riflettori da ogni dove: fans e appassionati che invocavano a gran voce novità , detrattori e competitors che auspicavano un keynote sottotono con novità ridotte al lumicino ed i soliti aggiornamenti votati più a sedare gli animi degli investitori che non l’appetito dei suoi “fedeli”.
Ed invece… Tim Cook lascia spazio ad un Craig Federighi (vicepresidente dell’Ingegneria Software in Apple), letteralmente galvanizzato, dopo la solita carrellata di numeri (72 milioni di Mac venduti nel mondo e 28 milioni di copie di Mountain Lion installate) ed un annuncio/non annuncio con cui lascia i felini nel loro habitat (OS X Sea Lion), presenta ufficialmente OS X 10.9: OS X Mavericks.
La presentazione dell’OS è terminata per cui possiamo subito confermare la data di uscita: autunno 2013 e le caratteristiche svelate, in rigoroso ordine cronologico:
- Ispirandosi ai browser odierni nonché ai file manager “storici” comePath Finder(qui il pensiero va a quanto già accaduto con Growl ed il Centro Notifiche…), Apple introduce anche nel Finder la navigazione a tab: è possibile, utilizzando una finestra unica, navigare nei nostri documenti mantenendo aperte più cartelle ottimizzando drasticamente lo spazio occupato dal Finder sulla scrivania.
Sempre in ambito Finder, è ora possibile aggiungere dei tag nei documenti: lo scopo è simile ai tag nei brani musicali, ovvero migliorare la ricerca dei documenti perché “indicizzabili” a seconda dei tag da noi scelti (ad esempio è possibile selezionare vari file e “taggarli” come lavoro o altro). L’inserimento dei tag è ricordata, tra l’altro, direttamente dal sistema salvando un nuovo file…
Display multipli: la novità è che Mavericks ora permette di gestire a “compartimenti stagni” gli Spaces sui display collegati, di definirne i menu e la personalizzazione della dock senza che ciò impatti in modo rilevante sulle performance del sistema. Sul palco è stato mostrato un esempio con tre applicazioni distribuite su tre monitor distinti connessi in modo indipendente. Un Mission Control potenziato a dovere ora tra l’altro in grado di eseguire il mirroring diretto dei contenuti visualizzati anche su Apple TV, sempre con la solita classe Apple!
Torneremo sul Finder con un articolo dedicato perché pur non scendendo in tecnicismi da paranoia, Federighi illustra alcune delle nuove tecnologie alla base del core di OS X 10.9 votate a migliorarne, drasticamente, le prestazioni: Compressed Memory è una tecnica grazie a cui i dati inattivi sono compressi e conservati in memoria anziché scritti su disco (memoria virtuale docet…) permettendo non solo una migliore gestione della RAM a bordo, spesso inutilizzata, ma anche tempi di sospensione/ripresa fulminei.
A Compressed Memory è affiancata Timer Coalescing, con cui si dovrebbero raggiungere picchi di risparmio prossimi al 72% nel passaggio fra gli stati di utilizzo della CPU (idle/operativo). Sul fronte librerie grafiche, invece, ora è supportato in modo nativo lo standard OpenGL 4 anche se non è stato specificata la revisione (attualmente 4.3). Per curiosità abbiamo cercato il Timer Coalescing online e guarda cosa è saltato fuori… https://msdn.microsoft.
Safari: ne ha fatta di strada il browser di Jobs e pur restando una goccia nell’oceano per diffusione se paragonato a Chrome o Firefox (ma anche Internet Explorer…) per gli utenti Mac è un piccolo gioiello, ora più veloce, più scattante, più sicuro e ricco di funzioni. Le novità , nella lingua di Albione: Nitro Tiered JIT,Nitro Fast Start, Process per Tab, Shared memory resource cache, Power Savere Background tab optimization.
In cosa si traduce questo turbinio di sigle? Prestazioni di caricamento e rendering delle pagine migliorate…
e, altro benchmark…
Gestione della memoria parsimoniosa…
minore dipendenza dalla CPU poiché il carico è spostato sulla potenza della GPU (quindi sono disponibili maggiori cicli-CPU da allocare per le altre applicazioni/processi in esecuzione sul sistema nonché una minore richiesta energetica a vantaggio dell’autonomia…):
e uno scrolling delle pagine a 60 fotogrammi al secondo che il nostro “nocchiere” definisce epico e “Super glassy smooth“!
In aggiunta, una rinnovata barra per la gestione dei Top Sites e dei Preferiti (di cui si sentiva realmente la necessità ), Reading List (una “lettura continua” che permette di passare all’articolo successivo dopo aver completato la lettura di quello in corso, automaticamente) e, novità assoluta, la “Shared Links“, una barra laterale dedicata ai social network (Twitter, LinkedIn, …) per avere sempre notifica dei collegamenti condivisi dai nostri amici.
Dopo questa prima carrellata riprendiamo fiato riportando qualche dettaglio su Federighi, inquadrato solo di spalle…
Torniamo in pista con…
… iCloud Keychain: i nostri account e le nostre password vanno sulle nuvole per poter essere accessibili ovunque e, volendo, condivise con ogni nostro terminale, tutto, cifratura a 256-bis AES rigorosamente, nella massima sicurezza per la
Quello delle password è un argomento di grande attualità e siamo certi che anche la scelta di non voler salvare il codice di sicurezza della carta di credito possa essere di incentivo ad affidarsi ad un sistema di archiviazione centralizzato.
Apple è intervenuta anche sul Centro Notifiche, migliorandolo con funzioni ereditate direttamente da iOS: le applicazioni ora sono in grado di aggiornarsi direttamente in background dopo notifica…
è possibile ricevere notifiche immediate stile Push dai social network a cui si è sottoscritti e senza aprire l’applicazione dedicata rispondervi direttamente (i twittatori incalliti gradiranno per certo!) come per le email o gli eventi inseriti nel Calendario.
Altro lungo respiro prima di annunciare lo sbarco in pompa magna di Mappe su OS X!
La novità è di quelle da far tremare la concorrenza (difatti siamo certi che il venturo Windows Blue probabilmente rivaluterà la sua feature list…) e stupire chi davvero (tutti) pensava a Maps e vedeva uno iPhone, iPod o un iPad. Si tratta della trasposizione 1:1 dell’edizione che conosciamo con, naturalmente, lo splendore della maggiore risoluzione grafica dei monitor Mac (terminali Retina permettendo) ed il necessario per pianificare le nostre vacanze.
Un toccata e fuga per Mappe, torneremo sull’argomento con la fanteria, per planare su iBooks…
trasposizione della versione mobile, qui opportunamente rivisitata in omaggio a quei 1.8 milioni di libri presenti sullo store…
per cui, quanto prima, articolo dedicato!
Tra le altre novità riportiamo anche il nuovo Calendario…
… e la disponibilità fin da subito della beta per gli iscritti al programma di sviluppatori Apple.
In attesa della prossima stagione…