Uno dei luoghi comuni più ricorrenti all’interno del mercato del lavoro, è sicuramente quello del fatto che i lavoratori più attempati – con il passare del tempo – possano avere più difficoltà nel rapportarsi a nuove tecnologie: eppure, ora, una ricerca condotta dall’Ipsos Mori, mette in evidenza come questa categoria di lavoratori riesca a rapportarsi invece in maniera sempre più flessibile con questi strumenti, sfruttandoli al meglio.
La società attiva nel settore delle ricerche, insieme con la collaborazione di Dropbox, è riuscita a mettere in evidenza – attraverso il coinvolgimento di più di 4.000 utenti, attivi nel comparto dell’information technology, in un sondaggio – come i lavoratori di età superiore ai 55 anni riescano a destreggiarsi in maniera più efficace – mediamente – tra circa 4,9 tipi di tecnologie, un numero superiore a quello medio comune a tutte le età .
I lavoratori più “attempati”, del resto, hanno un approccio molto meno contraddistinto dalle tensioni nei confronti degli strumenti tecnologici rispetto a quanto riescano a fare i colleghi di età inferiore: solo il 25 percento degli over 50 reputa l’uso delle tecnologie stressante, a differenza del 36 percento che tocca invece i collaboratori la cui età è compresa nella fascia tra i 18 e i 34 anni.
Un dato ancor più interessante è quello che riguarda l’utilizzo simultaneo di diversi apparecchi per il lavoro: i lavoratori over 55, solo nel 13 percento dei casi, reputano difficoltoso l’uso più device, diversamente da quanto avviene tra coloro i quali hanno tra i 18 e i 34 anni, che nella percentuale del 37 percento ritengono poco agevole l’utilizzo di diversi gadget per portare a compimento le proprie mansioni.