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Security

Akamai: gli attacchi DDoS sono cresciuti in maniera esponenziale

Davide Micheli | 21 Novembre 2016

Sicurezza

Secondo il report di Akamai, gli attacchi di tipo DDoS sono cresciuti in maniera importante durante il terzo trimestre 2016 in rapporto al medesimo periodo dello scorso anno.

Dando uno sguardo all’ultimo report sullo stato della rete globale di Akamai, emerge come gli attacchi di tipo DDoS siano sempre più frequenti: nel corso del terzo trimestre del 2016, infatti, questi ultimi sono aumentati del 71 percento in rapporto al medesimo periodo del 2015, pur tuttavia facendo segnare una contrazione dell’8 percento in rapporto al precedente trimestre 2016.

Nonostante questo trend positivo, tuttavia, gli esperti non si aspettano un consolidamento nel calo del numero di attacchi, anche perché ormai la stagione delle feste è alle porte e, storicamente, la stessa registra sempre un numero consistente di incursioni veicolate dagli hacker, che ora potranno anche contare sulla disponibilità  di botnet con una grossa quantità  di device IoT.

Le dimensioni di questi attacchi sono diventate molto estese, facendo segnare quasi un raddoppio durante il terzo trimestre 2016, considerando come si siano verificati attacchi di tipo DDoS a 623 Gbps e 555 Gbps, valori che fanno letteralmente impallidire il precedente record, considerando come in quel caso il limite raggiunto era pari a 363 Gbps.

In tutt’e due i casi, gli attacchi DDoS erano rivolti al blogger attivo nell’ambito della cyber sicurezza Brian Krebs, il quale in sostanza è stato letteralmente investito dalla botnet Mirai, capace di ottimizzare la sua diffusione sfruttando telnet e credenziali di accesso di default, andando così ad infettare in maniera più veloce e semplice i device.

Il report di Akamai mette infine in evidenza come, durante il terzo trimestre 2016, si siano verificati 19 attacchi DDos di dimensioni importanti (100 Gbps e oltre), i quali hanno toccato i seguenti settori: in 13 casi, l’ambito di media & entertainment, mentre in 4 occasioni è stato colpito il settore gaming e, infine, in 2 casi sono stati presi di mira i comparti software & tecnologia.