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Security

Clusit: cybercrime sempre più in crescita

Davide Micheli | 6 Ottobre 2016

Sicurezza

Nel suo report relativo al secondo trimestre del 2016, Clusit ha messo in evidenza come il cybercrime sia cresciuto del 9 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Vi abbiamo riferito a più riprese – riportando anche dati provenienti da fonti differenti – come il cybercrime sia un fenomeno ormai sempre più dilagante, essendo sempre pronto a rigenerarsi e a sfruttare nuovi strumenti e opportunità  per creare profitto in modo illecito: l’ultimo report a certificare questo trend poco rassicurante ci proviene dall’associazione italiana Clusit.

Questa realtà  attiva nell’ambito della sicurezza informatica, spesso anche in collaborazione con attori istituzionali, ha rimarcato nel suo report per il secondo trimestre 2016 una crescita del 9 percento del cybercrime (a livello globale) in rapporto allo stesso periodo del 2015: e in modo particolare, sono gli attacchi al settore sanitario (+144%), phishing e social engineering (+1500%), e malware & ransomware (+129%) a preoccupare gli operatori.

In termini assoluti, a livello globale, sono gli Stati Uniti a detenere il primato mondiale per quanto riguarda minacce informatiche di ogni tipo (la “market share” è, in questo senso, pari al 55 percento di tutti gli attacchi nel mondo, con un +8% in rapporto al 2015), mentre l’Asia arriva a totalizzare il 15% degli attacchi, con l’Europa che invece deve fronteggiare il 12% degli attacchi.

L’incredibile crescita dei device connessi ad Internet, amplia ovviamente le opportunità  di attacco da parte del cybercrime, un aspetto che sta sollevando un dibattito a diversi livelli circa la necessità  di adottare soluzioni condivise e standard nel settore, come stanno cercando di fare diversi attori del mondo hi tech, in particolare per quanto riguarda l’IoT.