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Security

Commissione UE: nuove regole per cookie e spam

Davide Micheli | 12 Gennaio 2017

Sicurezza

La Commissione Europea ha introdotto una serie di nuove normative che riguardano la privacy, e in particolare, relative ai cookie e allo spam.

La Commissione UE ha proposte delle nuove regole per la tutela della privacy nelle telecomunicazioni elettroniche che, nei progetti dell’esecutivo europeo, dovrebbero essere approvate dal parlamento al più tardi il 25 maggio 2018, in modo tale da consentirne l’integrazione all’interno del regolamento sulla privacy.

In particolare, in sede europea si punta a modifiche nell’ambito della cookie law – per affrontare una semplificazione della stessa – e, ancora, delle regole più incisive per lo spam, come del resto altri interventi che si articolano fondamentalmente in cinque ambiti.

Per i metadati, per esempio, la Commissione richiede una maggiore garanzia della privacy (quindi, oltre al contenuto di una comunicazione, anche quelle piccole informazioni che riguardano gli orari e i luoghi in cui avviene la stessa): i metadati dovranno essere resi anonimi o eliminati (laddove manchi il consenso dell’utenza) salvo che non siano utili per la fatturazione.

Gli operatori tlc tradizionali, poi, una volta ricevuto il consenso al trattamento dei dati delle comunicazioni da parte degli utenti, dovrebbero poter offrire servizi aggiuntivi, eventualmente realizzando delle mappature che possano essere impiegate dalle amministrazioni pubbliche.

La Cookie law, invece, dovrebbe essere semplificata, riducendo il numero – ritenuto eccessivo – di richieste di consenso. Gli utenti potranno controllare meglio le impostazioni, potendo accettare o rifiutare il monitoraggio di cookie. In futuro, il consenso non dovrà  più essere necessario per quei cookie di natura non intrusiva che mirano a migliorare l’esperienza utente (cronologia degli acquisti,…). Alla stessa maniera, non sarà  più richiesto il consenso per i cookie dei contatori delle visite.

Anche contro lo spam, la Commissione UE mira rafforzare le disposizioni, estendendole a tutti i tipi di mezzi di comunicazione usati, proponendo agli stati membri di realizzare degli elenchi con gli utenti che non desiderano chiamate. Le chiamate a scopo commerciale dovranno essere effettuate mostrando i numeri telefonici o usando dei prefissi ad hoc per i numeri.