Dopo aver visto quest’estate gli scatti fotografici che ritraggono Mark Zuckerberg di fronte al suo laptop con la webcam e il microfono coperti dal nastro adesivo, oggi, anche il capo dell’FBI James Comey torna sull’argomento, affermando di adottare la medesima soluzione del fondatore del social network più famoso del mondo per mettersi al riparo da violazioni della privacy.
Se vedere il miliardario americano alle prese con il nastro adesivo per proteggere le sue attività lavorative quotidiane dalla curiosità di potenziali hacker e di concorrenti poteva essere di per sé abbastanza divertente, stavolta, vedere il responsabile del braccio armato del Department of Justice degli Stati Uniti adottare una soluzione simile, pone senz’altro qualche interrogativo.
Al riguardo della necessità di coprire questi strumenti di comunicazione contro un abuso da parte di terzi, lo stesso James Comey ha voluto sottolineare come all’interno degli uffici dell’amministrazione pubblica statunitense tutti i computer dotati di webcam sono stati equipaggiati con uno speciale coperchio dedicato proprio ad evitare eventuali riprese video.
Lo stesso direttore dell’FBI ha poi sottolineato come questa misura di sicurezza dovrebbe essere intrapresa da tutti gli utenti e, a testimonianza di come questa preoccupazione stia diventando molto tangibile negli Stati Uniti, possiamo citare come in questo Paese siano stati già lanciati sul mercato nastri adesivi (con tanto di certificazione FBI) dalle società di sicurezza informatica.
Nel corso delle ultime settimane, del resto, un’ulteriore dimostrazione di come questi timori siano presi in considerazione dai produttori di harware è giunta da Samsung, che ha brevettato una soluzione per rendere le webcam a scomparsa.