Un altro attacco degli hacker infligge un duro colpo questa volta al gigante della telefonia mobile europea, vittima in Germania del furto di dati relativo alle informazioni personali di 2 milioni di clienti. Così dopo Google , Twitter e il New York Times colpiti nei loro domain server qualche settimana fa, ora è il turno di Vodafone.
La filiale tedesca della società ha confermato che ieri alcuni hacker sono riusciti a inserirsi da una intranet aziendale carpendo dati anagrafici, indirizzi e informazioni sui conti bancari; non sono stati invece trafugati numeri di carte di credito, numeri telefonici di cellulari, password e codici Pin di accesso, sebbene l’azienda abbia messo in guardia i clienti dal rischio di phishing.
Artefice dell’ intrusione sarebbe proprio una persona che lavora per la compagnia telefonica e che ha una profonda conoscenza dei sistemi di sicurezza interni, stando a quanto ha dichiarato Vodafone. La polizia avrebbe già identificato e rintracciato il dipendente infedele.
Evidente l’imbarazzo della società nel comunicare l’accaduto: “Vodafone Germania dispone di sistemi di sicurezza di alto livello che vengono costantemente aggiornati per bloccare qualsiasi nuova emergente minaccia” si legge in una nota , tuttavia questo attacco è stato di grande complessità ed è stato facilitato dalla profonda conoscenza dei sistemi interni di sicurezza da parte di chi l’ha perpetrato.
Fortunatamente la fuga di dati è stata limitata alla sola Germania e a un piccola parte dei clienti Vodafone (che in Germania sono ben 36 milioni) senza interessare quelli di altri paesi europei.