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Security

USA e Europa: infrastrutture critiche a rischio criminalità  informatica

Davide Micheli | 11 Luglio 2016

Sicurezza

Secondo una recente indagine di Kaspersky, il 91 percento delle infrastrutture critiche a livello globale è vulnerabile per quanto riguarda eventuali attacchi della criminalità  informatica.

Il problema della sicurezza informatica assume sempre più dimensioni planetarie ed inquietanti, con gli utenti consumer e le aziende esposti al rischio di furti di identità  e, ora, anche le infrastrutture critiche che si presentano come vulnerabili a livello globale. Su un totale di più di 13.000 infrastrutture critiche collegate ad Internet (in tutta la Terra), il 91 percento può essere oggetto di attacchi da parte della criminalità  informatica.

A delineare questo quadro tutt’altro che rassicurante, è un’indagine condotta da Kaspersky Lab: nel rendere noti questi risultati, la famosa società  ha sottolineato come le infrastrutture critiche – maggiormente vulnerabili per quanto riguarda attacchi (ed accessi) in remoto da parte di criminali informatici – si trovano per la maggior parte negli Stati Uniti e in Europa, due delle aree che corrono i maggiori rischi.

Proprio in questi giorni, a questo proposito, in sede europea si è discussa – e poi approvata – una nuova direttiva comunitaria volta a garantire una migliore protezione delle infrastrutture critiche presenti nel Vecchio Continente: e tra queste ultime, rientrano per esempio quegli snodi dai quali si assicura la fornitura di energia (petrolio e gas), o ancora, le grandi vie di comunicazione, i centri finanziari e medici, nonché quelli del potere.

Dimostrazioni di attacchi in questi contesti dalla rilevanza strategica, si sono già  avute alcuni anni fa, per esempio quando la compagnia ucraina BlackEnergy è stata vittima dei criminali informatici, o ancora, quando un’acciaieria tedesca è stata oggetto di un attacco informatico o, infine, quando anche l’aeroporto di Varsavia è stato preso di mira dal cybercrimine.

Secondo la stessa Kaspersky, considerando la complessità  delle infrastrutture critiche, dove ci sono sistemi e device di diverso tipo con connessioni ad Internet, è difficile offrire la garanzia che l’intera infrastruttura sia protetta in ogni istante da ogni tipo di minaccia informatica: ciò nonostante, esistono sicuramente margini di manovra per mettere al riparo siti produttivi, impianti per l’energia o quartieri di una smart city dai criminali informatici.