I cittadini europei e le imprese avranno d’ora in poi un punto di riferimento in più in Europa per la lotta alla criminalità informatica che affligge sempre più la rete Internet. La Commissione Europea ha infatti deciso di aprire un Centro Europeo per il Cybercrime con sede presso gli uffici della Polizia Europea (Europol) in Olanda, da dove saranno coordinate tutte le attività contro i criminali informatici.
Ogni giorno più di un milione di persone nel mondo rimane vittima di frodi come furto di identità sul web, clonazione di carte di credito, accessi non autorizzati a conti bancari on line e più le persone aumentano il tempo speso su Internet più cresce il business della criminalità organizzata. In Europa il 73% dei cittadini ha accesso a Internet e il 37% ha un conto on line; l’80% dei giovani si collega a social network e guarda caso nell’ultimo anno sono cresciute proprio le minacce informatiche connesse all’uso dei social network: profili falsi, richieste di amicizia che nascondono malware in grado di bloccare i computer. Qualcosa come 600.000 account Facebook bloccati ogni giorno.
Attorno al cybercrimine si è creato un vero mercato, sottolinea Cecilia Lamstrom, Commissaria Europea agli Affari Interni: le organizzazioni criminali si scambiano i dati trafugati delle carte di credito per 1 euro a carta; le credenziali bancarie valgono meno di 60 euro e una carta di credito fisica contraffatta costa 140 euro.
Istituire un Centro comune a tutti gli Stati membri per la lotta al cybercrime consentirà una maggior collaborazione tra i Paesi anche su altri aspetti del cybercrimine come la pedofilia o gli attacchi informatici perpetrati a scopo politico, e permetterà lo scambio di informazioni con le imprese private, le università e le polizie locali, oltre che con le autorità giudiziarie.
Non sono solo i cittadini infatti a essere vittime di attacchi informatici, ma anche le aziende. Tutti ricorderanno gli attacchi subiti da Sony lo scorso anno al network di utenti della Ps3, ma forse non tutti sanno che il giochetto è costato ben 175 milioni di dollari alla società giapponese, più o meno la stessa cifra che il gruppo ha perso sempre nel 2011 a causa del terribile tsunami e terremoto che ha colpito il Giappone.
In tutto l’Unione Europea stima che i costi del cybercrime a livello mondiale possano arrivare alla cifra di 388 miliardi di dollari.