Presentando il suo ultimo report sulle minacce informatiche manifestatesi nel corso della prima metà del 2016 a livello globale, Trend Micro ha messo in evidenza come l’Italia sia stata particolarmente bersagliata dai ransomware. In questi primi sei mesi dell’anno, infatti, sono state registrate – nel nostro paese – ben 3.557.384 infezioni dovute appunto a questo tipo di malware.
Del resto, in questa prima metà dell’anno, i ransomware sono incrementati addirittura del 172 percento e, anche a testimonianza del fatto che le cose non vadano bene a livello globale, bisogna considerare come gli stessi hanno causato danni per 209 milioni di dollari. La proliferazione di varianti sempre più aggressive, in grado di prendere di mira qualunque livello di rete, e le nuove 79 famiglie di ransomware scoperte, rendono questa minaccia tra le più temibili per utenti consumer e business.
Un altro dato reso noto da Trend Micro mette in evidenza come – sempre nel primo semestre 2016 – siano state scaricate in Italia 1.048.268 applicazioni malevole, un dato che deve far riflettere, soprattutto pensando che a causa di questi download gli utenti si espongono – attraverso i propri device – a minacce di vario tipo, permettendo peraltro al cybercrimine di ottenere profitti.
Nel report di Trend Micro, poi, emerge come il nostro paese sia anche coinvolto nel fenomeno dei cosiddetti nuovi malware PoS, in particolare con FastPoS che mette in evidenza delle notevoli potenzialità per quanto riguarda il furto di dati relativi a carte di credito, creando danni in particolare alle PMI. In Italia, i casi individuati sono stati – ad oggi – 62.
Un altro fenomeno che non sembra conoscere un arresto è quello invece relativo ai malware nell’ambito dell’online banking. In questo caso, nel nostro paese sono stati individuati 2.689 malware.