Concluse le elezioni presidenziali americane 2016, le società attive nel comparto hi tech – e partecipanti alla Internet Association, tra le quali si trovano Google, Amazon, Twitter e Facebook – hanno chiesto a Donald Trump, tramite una lettera aperta, di difendere la crittografia e, ancora, di impegnarsi a favore della privacy e della sicurezza di utenti e paese.
Nella loro lettera, le aziende hanno allegato un’agenda politica in cui chiedono al nuovo presidente di non introdurre nuove regole in termini di responsabilità delle piattaforme online circa i contenuti pubblicati dai loro iscritti e, ancora, di proporre una riforma al settore dell’immigrazione che permetta a lavoratori con qualifiche e laureati di accedere al mercato degli Stati Uniti.
Le stesse aziende hi tech domandano poi a Donald Trump di rivedere le aliquote fiscali che vanno a colpire gli utenti correlati alla proprietà intellettuale (un po’ come i patent box in alcuni paesi europei) e di agire contro eventuali barriere commerciali europee contro lo sviluppo delle attività economiche delle aziende statunitensi nel Vecchio Continente.
Staremo a vedere quale approccio adotterà il neoeletto presidente degli Stati Uniti.