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Shakejob, il concetto di voucher è superato

Eugenio Moschini | 13 Dicembre 2017

Lavoro

Openjobmetis lancia una nuova piattaforma dedicata al settore HoReCa, per assunzioni immediate con regolari contratti di somministrazione.

Agli italiani piace mangiare (bene), a casa come fuori: non è uno stereotipo, ma è quello che emerge dagli ultimi rapporti del settore. Nel 2016 la spesa per la ristorazione ha superato i 78 miliardi di euro, con un aumento reale dell’8% rispetto al 2008, prima della crisi economica. Il settore HoReCa (Hotellerie-Restaurant-Café) è quindi in forte crescita, ma deve fare i conti con esigenze ben specifiche. Una fra tutte, rispondere tempestivamente agli “imprevisti” legati al personale: non solo risolvere in tempi rapidi le sostituzioni last minute non preventivate, ma anche trovare risorse supplementari in caso di improvvisi picchi di lavoro.

Shakejob 2015-2020 ristorazione e occupazione in Italia

“Il mercato della ristorazione: un’analisi di attrattività” a cura di PricewaterhouseCoopers per Openjobmetis, 2017.

Esigenze per cui erano perfetti i voucher, che avevano come obiettivo proprio le assunzioni occasionali del personale, ma che, a causa degli abusi registrati, sono stati limitati. Una “alternativa”, purtroppo molto diffusa in questo settore, è quella del lavoro in nero: degli oltre 78 mila lavoratori irregolari accertati nel 2015, quasi 14 mila appartenevano al settore ristorazione (ben il 18%). Un’alternativa sicuramente sbagliata, ma forse così diffusa anche per la mancanza di strumenti semplici, che permettessero di assumere personale in maniera immediata, ma con contratti regolari. Una rivoluzione in questo campo arriva da Openjobmetis che lancia Shakejob (www.shakejob.it), una nuova piattaforma tecnologica dedicata al settore HoReCa (ma teoricamente ampliabile verso altri settori). Si tratta di una soluzione unica nel suo genere, nata dall’intuizione di quattro giovani ingegneri gestionali e sviluppata solo grazie a Openjobmetis che, credendo nel progetto, ha svolto il ruolo di un vero e proprio incubatore.

Shakejob può sembrare una “semplice” app, ma questa sua apparente semplicità nasconde tutta la complessità dei servizi Openjobmetis. Per avere accesso alla piattaforma – che per ora è disponibile solo in Lombardia, ma che il prossimo anno sarà estesa a tutta Italia – sia i ristoratori che i candidati devono passare per Openjobmetis. I ristoratori si incontreranno con il referente commerciale, che ha il compito di comprendere al meglio le loro criticità e le esigenze specifiche: i candidati sosterranno invece un colloquio con i recruiter, che li aiuteranno a valutare le loro competenze e le possibili posizioni per cui sono adatti. Dopo questa prima fase preliminare, entrambi gli attori potranno “andare in scena”: i ristoratori, direttamente dall’app Shakejob, potranno in qualsiasi momento inserire una ricerca di personale, specificando date, durata, mansioni e luogo di lavoro. I possibili lavoratori, individuati dalla piattaforma di Openjobmetis e contattati sempre tramite la stessa app, riceveranno la proposta e decideranno se candidarsi – in tempo reale – per la posizione richiesta. A questo punto i ristoratori potranno scegliere il candidato che reputano più adatto e assumerlo attraverso un regolare contratto di somministrazione, autenticato grazie alla firma elettronica. Il tutto via app. Dal punto di vista burocratico-amministrativo l’unico referente, per ristoratori e i lavoratori, è Openjobmetis, che provvede, al termine della prestazione, a emettere una regolare busta paga per il lavoratore.

Team Shakejob

Shakejob nasce dall’intuizione di quattro giovani ingegneri gestionali neolaureati, coordinati da Daniela Pomarolli, Responsabile del Progetto. Al centro Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjobmetis, che ha deciso di sviluppare e implementare il progetto. Nella foto da sinistra Alessandro Roveda, Alberto Brianza, Daniela Pomarolli, Rosario Rasizza e Carlo Gravina.

In occasione della presentazione alla stampa Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjobmetis ha dichiarato: “Con Shakejob abbiamo voluto dare una risposta concreta alle numerose imprese che operano nel settore ristorazione e che hanno bisogno di flessibilità, così come ai giovani che vogliono iniziare a lavorare in questo mondo – magari per arrotondare durante gli studi – e che hanno bisogno di tutele, in un momento in cui il mercato del lavoro è in forte evoluzione.” Ha poi proseguito affermando che “Stiamo assistendo alla nascita di nuove dinamiche, che non possiamo ignorare, ma che dobbiamo gestire con approcci altrettanto innovativi. La ristorazione è, infatti, un settore in cui il nero è molto presente. Ciò è deleterio non solo per l’economia del nostro Paese, ma anche per i soggetti coinvolti, che non sono protetti in alcun modo. Grazie alla nostra piattaforma, imprenditori e lavoratori, con pochi click, potranno assumere ed essere assunti in maniera regolare.” Proprio la regolarità è un aspetto da evidenziare, visto che come sottolinea sempre Rasizza “I lavoratori sono tutelati proprio dal fatto di sottoscrivere un contratto di lavoro subordinato, che ha tutte le tutele e le garanzie stabilite da legge per tutti i dipendenti. Per esempio, al nostro lavoratore viene riconosciuto lo stesso trattamento retributivo e contributivo dei lavoratori assunti direttamente.

Il settore della ristorazione è indubbiamente il primo passo, visto che per Rosario Rasizza “Shakejob è uno strumento in cui crediamo molto, e la scelta, la sfida di fungere da incubatori, sviluppandolo internamente all’azienda non è affatto casuale. Abbiamo messo in campo tutto il know how e le competenze dei nostri manager con l’obiettivo di realizzare il progetto.” Un progetto così vasto non può sicuramente essere “limitato” al solo settore HoReCa, ma è intuibile come potrà avere ben altri settori di impiego. Ma d’altronde, di Openjobmetis dice “Siamo una realtà dinamica, non ci fermiamo mai.